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Un campione di kickboxing ritrovato senza vita tra due muri, a pochi passi dal mare, nell’agosto 2020. Una dinamica che non torna, una carriola apparsa in momenti chiave, un sacchetto con tracce inspiegabili, un cellulare che si spegne per sempre e un’isola dove le parole circolano sottovoce ma quasi nessuno le ripete. Ora, a distanza di cinque anni, emerge un presunto super-testimone che sostiene di aver visto qualcosa di decisivo quella notte. Una voce da verificare, ma che riapre scenari mai del tutto chiusi. La nuova video-analisi di Alessandro Politi ripercorre ogni anomalia e illumina le zone d’ombra ancora irrisolte. Cos’è accaduto davvero a Gianmarco Pozzi? E perché, dopo tanto tempo, certe verità sembrano ancora sfuggire?

Alessandro Politi
Il mistero che Ponza non ha voluto risolvere

"Il rinnovato Titolo V della Costituzione, confermato dal referendum popolare del 2001, ha voluto collocare – ricordo nuovamente - come pietre angolari della Repubblica, con pari dignità, i Comuni, le Province, le Città metropolitane, le Regioni, lo Stato. Inoltre, l’art. 5 afferma: “La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali”. Rimane dunque l’interrogativo di fondo: come adeguare le funzioni delle Province a quanto dispone la Costituzione? Non ci si può sottrarre al dovere di attuarla. Le Province non possono essere destinate a un eterno “limbo”. Sono parte della vita democratica della Repubblica. Nessuna sede meglio di questa, nella quale sono presenti i Sindaci che costituiscono, oggi, gli organi deliberativi delle Province, può elaborare un contributo di riflessione. Autorevole e da ascoltare. L’indebolimento, avvenuto in questi anni nell’ente Provincia, con lacune, attribuzioni incerte o contese, - nonostante il generoso impegno degli amministratori locali - ha provocato una ricaduta sul soddisfacimento di diritti dei cittadini e sui servizi; insomma sulle potenzialità dei territori. È necessario intervenire, ripeto". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Lecce all'Assemblea delle Province d'Italia. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Mattarella all'Upi: Province non stiano nel limbo, serve intervenire

“Le Province non possono essere destinate a un eterno limbo, sono parte della Repubblica. Ci sono interrogativi che è necessario superare con organici interventi legislativi. Gli amministratori che partecipano a questa assemblea con il loro impegno traducono in realtà quotidiana una istituzione che la costituzione pone come elemento costitutivo della Repubblica. Unitamente ai Comuni, alle Città metropolitane, alle Regioni. La Costituzione stabilisce inoltre che le Province sono enti autonomi con propri statuti, poteri, funzioni. Si tratta di previsioni che non possono essere accantonate. Le Province titolari di questo status vivono tuttora nel servizio che rendono alle comunità e ai territori una transizione incompiuta. La legge del 2014 è intervenuta su funzioni ambiti di intervento e procedure in previsione di un riassetto costituzionale che non si è realizzato. Il processo aveva previsto come noto si è interrotto e non è stato ripreso né compiuto. Sono rimaste le incertezze sul ruolo delle Province sull'esercizio dei compiti sugli indirizzi da assumere e questo incide sull'intero complesso delle autonomie con problemi evidenti di coordinamento e di efficacia". Lo ha detto il Pesidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando alla cerimonia di apertura dell'Assemblea generale delle Province italiane a Lecce. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Mattarella: Province non possono essere destinate ad eterno limbo

"L’autonomia richiede armonia e leale collaborazione tra le istituzioni”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando alla cerimonia di apertura dell'Assemblea generale delle Province italiane. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Mattarella: Per l'Autonomia serve leale collaborazione

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha partecipato alla cerimonia di apertura della 38esima Assemblea Nazionale delle Province d’Italia (UPI), in programma oggi e domani a Lecce al Teatro Apollo. L’appuntamento di quest’anno ha per titolo “Le province, aperte al futuro” e vede la presenza delle delegazioni di tutte le Province italiane, Presidenti di Provincia, Consiglieri Provinciali, Segretari e Direttori Generali, Responsabili e funzionari delle Province italiane, Direttori delle UPI regionali e loro delegazioni. Il Capo dello Stato è stato accolto da una standing ovation. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Standing ovation per Mattarella all'Assemblea Nazionale delle Province d’Italia a Lecce
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