(La Presse) I feretri dei carabinieri morti nell'esplosione di Castel d'Azzano, nel Veronese, Valerio Daprà, Davide Bernardello e Marco Piffari, sono arrivati accompagnati da un lungo applauso della piazza sul sagrato della basilica di Santa Giustina, in Prato della Valle a Padova, dove si tengono i funerali di Stato. Ad accogliere le tre bare, avvolte dal tricolore, il picchetto d'onore. Sono entrati nell'abbazia, oltre alle più alte cariche dello Stato quali il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni e i presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Fontana, anche alcuni dei feriti, tra cui il carabiniere Domenico Gabriele Martella.

Redazione web
Strage casolare, i feretri dei carabinieri accolti dagli applausi a Padova

Le bombe sotto casa del giornalista di Report hanno spinto i soliti noti a puntare il dito contro l'esecutivo. E l'Usigrai attacca Ignazio La Russa

Massimo Balsamo
"Ranucci bersaglio pubblico, classi dirigenti eversive". Lerner e Saviano contro il governo

Milano, 6 maggio 2009.
Pasqualina Labarbuta si ferma su una panchina per la pausa pranzo. Pochi minuti dopo, una coltellata al cuore la uccide. Nessuna rapina, nessun movente, solo un uomo con un giubbotto bianco che fugge.Sedici anni dopo, il mistero resta: un solo fendente perfetto, un coltello sardo abbandonato nell’erba, una traccia di DNA che non porta a nessuno.Chi ha colpito Pasqualina? E perché proprio lei, quel giorno?L’analisi completa del giornalista investigativo Alessandro Politi è online sui social e i canali de IlGiornale.

Alessandro Politi
La pausa pranzo che Milano non ha mai dimenticato
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