Cronache

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ad Alessandria per il trentennale dell'alluvione che, all'inizio di novembre 1994, causò la morte di 14 persone in città, 69 in tutto il Piemonte. Ad accogliere il Capo dello Stato il Presidente della Regione Alberto Cirio, il sindaco di Alessandria Giorgio Abonante, il prefetto Alessandra Vinciguerra e il presidente della Provincia Luigi Benzi. (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Trentennale alluvione Alessandria, Mattarella visita monumento dedicato ai soccorritori

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ad Alessandria per il trentennale dell'alluvione che, all'inizio di novembre 1994, causò la morte di 14 persone in città, 69 in tutto il Piemonte. Ad accogliere il Capo dello Stato il Presidente della Regione Alberto Cirio, il sindaco di Alessandria Giorgio Abonante, il prefetto Alessandra Vinciguerra e il presidente della Provincia Luigi Benzi. (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Trentennale alluvione Alessandria, Mattarella depone una corona al monumento delle vittime

L'ultima trovata è il panettone realizzato con la farina di grillo. Ma per carità, io non lo mangerò mai. Insomma, lasciamo cantare i grilli tranquillamante in giardino e festeggiamo il Natale con il panettone tradizionale, anche perché il rischio è che il prossimo anno ci proporranno scarafaggi arrosto!

Vittorio Feltri
Il ragù di scarafaggi

"La Regione sta lavorando da anni a questo tema, contribuendo a realizzare le reti antiviolenza, contribuendo a realizzare i centri ai quali possono rivolgersi chi ha subito una violenza o chi sta subendo delle violenze e le case di accoglienza per le tante donne vittime di violenza. Ma bisogna andare avanti, guardare avanti. Bisogna evidentemente rendersi conto che quello che è stato fatto fino ad oggi non è sufficiente." Così il Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, in un punto stampa. (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Violenza sulle donne, Fontana: Regione Lombardia lavora per creare centri e case per donne vittime

La Corte penale internazionale dell’Aia (Cpi) ha emesso un mandato di cattura per il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa, Yoav Gallant e, con loro, per il capo dell’ala militare di Hamas, Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri (come Mohammed Deif). I tre giudici hanno deciso all’unanimità sulla base delle accuse di crimini contro l’umanità e crimini di guerra per Gallant e Netanyahu, mentre per Deif l’accusa è per il massacro del 7 ottobre contro Israele. La Corte sostiene “ragionevolmente fondata” l’ipotesi che Netanyahu e Gallant abbiano la responsabilità penale dei crimini di loro competenza. Sono d'accordo con il ministro degli esteri Tajani che dice: "Mandato di arresto Netanyahu non serve alla pace, cambiamo regole di ingaggio per Unifil". Ecco, affidare a dei giudici il giudizio storico sul perché le persone imbracciano i fucili è sempre un rischio in quanto si potrebbe giudicare la storia nel modo sbagliato. Infine, io credo che nascondersi dietro alle toghe dell'Aia non aiuterà a portare la pace in Medio Oriente ne tantomeno l'Europa a trovare la consapevolezza tra ha torto e chi ha ragione nella storia.

Giovanni Toti
Netanyahu condannato come Mohammed Deif. La differenza tra storia e giudizio storico

Dao Sport si schiera contro la violenza di genere unendo i pensieri dei propri atleti. Una posizione netta di voci che si uniscono per un messaggio paritario di uomini e donne. Insieme per un giorno speciale. Uguali per sempre. Con Simone Alessio, Flavia Pennetta, Matteo Rizzo, Giulia Terzi e Valentina Marchei

Redazione
Insieme contro la violenza sulle donne

Siamo andati in Bosnia, a Lipa, nel cantone di Bihac. Qui c'è un campo finanziato dalla Ue da dove i migranti sono liberi di partire alla volta dell'Italia. Domani il reportage completo sul Giornale in edicola e online

Fausto Biloslavo
Sulle tracce dei migranti che dalla Bosnia entrano in Italia
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