Al Senato il Movimento guidato da Conte non commemora l'ex presidente del Consiglio, mentre alla Camera prende la parola per offendere la sua memoria. Debora Bergamini (Forza Italia): "Rimangono vincolati al loro istinto dell'odio"

Al Senato il Movimento guidato da Conte non commemora l'ex presidente del Consiglio, mentre alla Camera prende la parola per offendere la sua memoria. Debora Bergamini (Forza Italia): "Rimangono vincolati al loro istinto dell'odio"
"Ricordi ce ne sono tante. Ho avuto il privilegio di frequentare Silvio Berlusconi. Sono felice che un momento triste come la ricorrenza della sua morte coincida con una grande vittoria di Forza Italia alle europee. Questo è segno dell'eredità politica di Berlusconi e delle radici profonde che ci permettono di continuare sulla sua strada. Ricordo di quando andai a trovarlo per proporgli la candidatura in Piemonte di Alberto Cirio e lui l'accettò. Ancora una volta ci aveva visto giusto" lo ha detto il ministro della Pubblica Amministrazione Zangrillo. (Alexander Jakhnagiev)
Il ministro degli Esteri riunisce il partito azzurro a un anno esatto dalla scomparsa del Cavaliere e tre giorni dopo l'ottima affermazione alle elezioni europee: "Ha rafforzato la presenza italiana nel mondo sia sotto il profilo politico sia imprenditoriale, produttivo, sportivo"
"Abbiamo ricordato Berlusconi in apertura della nostra segreteria. Lo abbiamo ricordato in Consiglio dei Ministri e lo ricorderemo alla Camera e al Senato. A un anno dalla scomparsa, le sue idee sono sempre presenti e Forza Italia non ha dimenticato" lo ha detto Antonio Tajani, uscendo dalla riunione della segreteria di Forza Italia. (Alexander Jakhnagiev)
Dalla costruzione di Milano 2 all'eredità industriale e politica: a un anno dalla comparsa l'eredità del Cavaliere è più attuale che mai. Il commento del direttore Alessandro Sallusti
Per omaggiare Silvio Berlusconi nell'anniversario della sua scomparsa, il figlio Pier Silvio ha riunito i dipendenti di tutte le sedi Mediaset per ricordare il suo fondatore
"Denunciamo un fenomeno crescente: le nuove assunzioni della Pubblica Amministrazione, che vede il 60% dei nuovi assunti lasciare l'incarico dopo poco tempo. Il posto fisso non è più di moda. Questo per tre motivi. In primo luogo i slari troppo bassi per permettere ai nuovi assunti di pagarsi tasse e affitti, soprattutto se devono trasferirsi. In secondo luogo un ambiente di lavoro non stimolante. Terzo punto è che le pubbliche amministrazioni sono come dei regni separati: difficilmente si potrà fare un interscambio con altri uffici o un trasferimento ad altra sede. Tutto è congelato e rigido. " lo ha detto Francesco Prudenzano, segretario di Confintesa. (Alexander Jakhnagiev)
Nel 2011 Silvio Berlusconi lasciava Palazzo Chigi tra gli applausi. L'ex Presidente del Consiglio si è spento l'anno scorso all'età di 86 anni. (Alexander Jakhnagiev)
"Mio padre è stato un uomo eccezionale nel vero senso della parola. Con il suo pensiero e con il suo agire ci ha insegnato dei valori preziosissimi. Valori che oggi sono un esempio. Sono un esempio non solo per chi lo ha amato ma anche per chi non lo ha amato o addirittura lo ha osteggiato", ha detto Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato Mediaset, in collegamento con tutte le sedi dell'azienda durante l'evento per ricordare il padre, Silvio Berlusconi, a un anno dalla scomparsa. "Il suo garbo, la sua umanità, la sua combattività e la sua generosità - ha continuato Pier Silvio Berlusconi - oggi sono riconosciuti da tutti e da tutti sono apprezzati. E penso che questo sia un grandissimo merito e forse il suo più grande lascito. Io ho avuto la fortuna di poter ricordare mio padre in diverse occasioni. E ho citato le parole a lui più care: libertà, rispetto e futuro. Bene, oggi voglio usare la parola che più di tutte lo rappresenta. Una parola disarmante per la sua semplicità. Ma anche la parola più forte, più potente e universale di tutte: Silvio Berlusconi, mio padre, è amore", ha detto ancora il secondogenito del Cavaliere.
"L'opera lirica è un grandissimo veicolo di per la diffusione e la divulgazione della nostra lingua", le parole del Sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi alla conferenza stampa di presentazione dell'evento "Puccini secondo Muti". / Mic (Alexander Jakhnagiev)