
Manifestazione davanti al Cara di Mineo: "Ministro Alfano, ministro scafista". Salvini: "Per qualcuno è merce di scambio elettorale". E a Renzi: "Incollato alla poltrona"

Non si arresta l'invasione. L'Onu impone all'Ue un piano per accogliere 200mila profughi. Anche Cameron apre ai rifugiati. Ma Merkel e Hollande vogliono scaricare tutto il peso sull'Italia

Prosegue, per il secondo giorno consecutivo, l'impasse tra la polizia ungherese e circa 500 rifugiati che si trovano a bordo di un treno bloccato a Bicske, una città a nordovest di Budapest che ospita uno dei cinque centri del Paese per i richiedenti di asilo. La stragrande maggioranza di loro si rifiuta di andare nel centro, dove le autorità chiedono che vengano registrati. Solo 16 hanno acconsentito volontariamente ieri ad essere registrati, mentre gli altri - che per la maggior parte puntano ad arrivare in Germania - non vogliono chiedere asilo in un Paese economicamente depresso. La polizia ha offerto ai rifugiati acqua, frutta e dolci ma loro hanno rifiutato, gridando "No cibo, no cibo" in segno di protesta

Spray urticanti contro donne e bambini alla frontiera tra Ungheria e Serbia. L’episodio è accaduto nella notte del 30 agosto quando un gruppo di profughi siriani è stato respinto dagli agenti di Budapest mentre supplicava l’ingresso in Ungheria. Ecco il video del New York Times che lo prova

L'isola egea geme sotto il peso di migliaia di migranti: siamo stati ad assistere agli sbarchi. Assolutamente incapace di gestire l'emergenza, Atene si limita a convogliare gli immigrati verso il confine macedone

Orban: "Il flusso di migranti minaccia le radici cristiane dell'Europa". Poi sfida la Merkel: "Il problema dei migranti è della Germania". E lei: "Il problema è di tutta l'Europa"

Petrini critica Alfano: "Le imposizioni dall’alto non vanno". E la sinistra buonista si accorge che l'immigrazione è un problema

La cifra identifica i treni e i vagoni in arrivo. Altri 2.300 immigrati entrati illegalmente in Ungheria: Orbàn sposta 2mila agenti alla frontiera. Ma l'avanzata non si arresta

La polizia ceca sta procedendo a marchiare ogni migrante, anche i bambini, in arrivo a Breclav, al confine con l’Austria, con un numero scritto a pennarello sul braccio, che identifica il treno d’arrivo e il vagone

In Turchia, a poche miglia marine da Kos, si affollano disperati e vagabondi di ogni sorta. In fuga dalla guerra e dalla povertà
