conversione

La Sindrome di Somalia, fresca variante della vecchia Sindrome di Stoccolma, non ha colpito solo la nota volontaria milanese. Ha colpito anche la Chiesa

Camillo Langone
La Chiesa entusiasta per la conversione

Il nome Aisha significa "viva". E lo ha scelto Silvia Romano dopo aver abbracciato l'Islam durante la sua prigionia in Africa. Una scelta volontaria, quella di convertirsi, come ha spiegato lei stessa, che si è presentata con il nuovo nome di Aisha

Redazione
Aisha, in arabo "viva" la preferita di Maometto

Al suo ritorno, la cooperante milanese ha confermato la scelta di essersi convertita. L'islamologo Paolo Branca ha provato a spiegare i passaggi della vicenda: "È evidente che se i rapitori fossero stati di un'altra religione o atei, sarebbe stata meno probabile la richiesta di una copia del Corano, seguita addirittura da una conversione"

Giovanna Pavesi
L'islamologo sulla conversione di Silvia Romano: "Potrebbe aver chiesto il Corano per capire meglio i suoi rapitori"
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