ferri

Nell’immaginario collettivo il lavoro a maglia è stato lungamente considerato un’occupazione femminile. Eppure, in passato, una folta schiera di uomini, per obbligo, cause belliche e poi sotto copertura per piacere si è avvicinato a questa arte che recentemente il confinamento della pandemia ha riportato in auge, anche tra i maschi

Cristiana Franzoni
Lavoro a maglia, nel gomitolo i terapeutici fili dell’inclusività

Anna Marinenko è una ragazza ucraina di 27 anni che sta facendo una fortuna con alcune coperte di lana di sua invenzione che ha chiamato Ohiio. La particolarità? Le coperte (vendute anche al costo di 900 euro) sono lavorate a maglia, senza ferri.Anna infatti, circa un anno fa, ha trovato dei gomitoli enormi di lana merinos, il cui filo era troppo grande per essere lavorato con i ferri, così ha intrecciato la lana tra le sue braccia e ha fatto dei suoi arti lo strumento stesso del suo lavoro.In questo modo è riuscita a creare delle coperte morbidissime e molto particolari, che vende nel suo negozio online, con prezzi che vanno dai 300 ai 900 euro.

Michele Ardengo
Coperte di lana lavorate a maglia senza ferri
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