A finire nel mirino degli investigatori è Salvatore Vetrano, imprenditore palermitano vicino alla mafia
A finire nel mirino degli investigatori è Salvatore Vetrano, imprenditore palermitano vicino alla mafia
La Dia ha sequestrato beni per un valore di 20 milioni di euro ad un imprenditore palermitano vicino a Cosa Nostra. Nel mirino è finito Salvatore Vetrano
Ninetta Bagarella, vedova del boss morto due anni fa, ha chiesto il reddito dei 5 Stelle: ma l'Inps ha negato il sussidio. Il legale: "Faremo ricorso"
Il boss mafioso Matteo Messina Denaro, latitante da 30 anni, potrebbe essere transitato dalla stazione di Trapani a testimonianza del fatto che l'uomo più ricercato in Italia vive ancora in Sicilia
Il Viminale ha reso pubblica la lista dei super latitanti italiani. Ci sono i nomi di grido di Cosa nostra, della Camorra e della 'Ndrangheta
L'assistente parlamentare e dirigente dell'Osservatorio internazionale dei diritti umani rimarrà in carcere. Lo ha deciso il Gip che ha convalidato l'arresto
L'operazione della polizia di Messina che ha scoperto un gruppo criminale che imponeva ai gestori dei locali notturni i propri uomini per la sicurezza
(Agenzia Vista) Messina, 05 novembre 2019 Mafia, pizzo ai locali della movida Messinese, 10 arresti La Polizia di Stato di Messina, sin dalle prime luci dell´alba, ha arrestato dieci persone, componenti di un pericoloso gruppo criminale coinvolto nella gestione dei servizi di sicurezza presso diversi locali di ritrovo in cui si concentra la movida della provincia messinese, era riuscita ad imporre - ai responsabili della sicurezza ed ai titolari di pubblici esercizi - la corresponsione di somme di denaro per l´assunzione di personale addetto alla vigilanza, tentando, in alcuni casi, di estromettere la concorrenza e gestire così, in totale autonomia, il settore dei presidi di sicurezza presso lidi, discoteche, locali notturni ed altro. Le indagini dei poliziotti della Squadra Mobile, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, attraverso la combinazione di intercettazioni di comunicazioni telefoniche ed ambientali, visione di immagini tratte da impianti di video sorveglianza, servizi tecnico-dinamici sul territorio ed analisi di tabulati di traffico telefonico, ha rivelato che alcuni componenti del gruppo criminale sono anche responsabili di due cruente rapine commesse in armi e a volto travisato. Le indagini hanno consentito ai Pubblici Ministeri di richiedere ed ottenere, dal competente Giudice per le Indagini Preliminari, la misura cautelare del massimo rigore nei confronti di 7 persone e quella degli arresti domiciliari a carico dei rimanenti 3. Fonte: Polizia di Stato Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
I carabinieri hanno arrestato tre persone per l'omicidio del tassista Domenico Sequino. Sono appartenenti al clan mafioso degli Emmanuello
Emergono nuovi inquietanti dettagli sulla figura di Antonello Nicosia, assistente parlamentare ma nello stesso tempo anche messaggero dei boss in carcere