Un nigeriano di ventotto anni ha aggredito un vigilante dinanzi il Fatebenefratelli, a Roma. Immediato l'intervento dei carabinieri
Un nigeriano di ventotto anni ha aggredito un vigilante dinanzi il Fatebenefratelli, a Roma. Immediato l'intervento dei carabinieri
Sarà sottoposto ad accertamenti clinici Roland Kelechi, il 21enne clandestino nigeriano che lo scorso mese di aprile molestò sessualmente due donne in centro e per poco non fu linciato da alcuni passanti intervenuti in difesa delle vittime
Lo straniero, in stato di alterazione, ha minacciato i passanti e danneggiato alcune autovetture. All'arrivo dei carabinieri sul posto, si è scagliato anche contro di loro, venendo però prontamente fermato: pregiudicato, era in attesa di rinnovo di permesso di soggiorno
Lo straniero, che girava in mutande, si è spogliato per strada ed ha iniziato a toccarsi nelle parti intime alla vista di una donna: fermato, ha aggredito i carabinieri in caserma e ne ha mandati due al pronto soccorso
Completamente fuori controllo, lo straniero ha preso di mira una corriera con numerose persone a bordo, gridando minacce contro chiunque gli capitasse davanti. All'arrivo dei carabinieri ha scagliato le altre bottiglie che aveva con sè, sia contro i militari che contro i passanti
La donna, che ha lottato per difendersi e si è messa a gridare, è stata immediatamente soccorsa da alcuni passanti, riusciti a mettere in fuga lo straniero. I carabinieri sono entrati subito in azione, ed in breve hanno individuato ed arrestato il responsabile
Parla l'agente Giuseppe Sepede, aggredito da un richiedente asilo nigeriano durante un'operazione di controllo del territorio: "Amiamo il nostro lavoro e portiamo volentieri a casa anche le cicatrici perché sappiamo che fanno parte del gioco"
Lo straniero si è scagliato subito contro i poliziotti giunti a seguito delle numerose segnalazioni ricevute: 5 i giorni di prognosi per uno di essi, che ha riportato un trauma contusivo distorsivo al polso ed all'avambraccio sinistro
A causare la furia del nigeriano, inserito nel programma di accoglienza per i richiedenti asilo, è stato un banale litigio per l’uso della lavatrice