All'assemblea del Pd Matteo Renzi prende atto della sconfitta al referendum: "Non abbiamo perso, abbiamo straperso". VISTA Agenzia Televisiva Parlamentare / Alexander Jakhnagiev
All'assemblea del Pd Matteo Renzi prende atto della sconfitta al referendum: "Non abbiamo perso, abbiamo straperso". VISTA Agenzia Televisiva Parlamentare / Alexander Jakhnagiev
Roberto Speranza ha piantato la bandiera ai blocchi di partenza e si è candidato ufficialmente alla segreteria del partito
L'ex premier punta alle urne in primavera ancora da leader Pd congelando il congresso fino ad autunno
La consigliera regionale del Veneto targata Pd avrebbe comunicato di essere malata e quindi non presenziare alla discussione sulla legge di stabilità. Peccarto che pubblica foto mentre è in viaggio in India
Rissa sfiorata tra consiglieri pentastellati e democratici per l'assenza della Raggi
La minoranza Pd punta ad allungare i tempi del congresso per rosolare meglio Renzi a cui chiede di dimettersi anche da segretario del partito
I membri della direzione nazionale Pd si riuniscono per dare il via libera a Paolo Gentiloni. La minoranza assicura lealtà ma mette in chiaro che voterà No sui provvedimenti non graditi
Sono passati sessanta secondi fra la conclusione della replica conclusiva della direzione del Pd Matteo Renzi e l'annuncio in sala Aldo Moro del premier incaricato Paolo Gentiloni di essere già pronto a sciogliere la riserva sulla formazione del nuovo governo
Confronto serrato nella direzione del Pd con la minoranza all'attacco. "La realtà - ha detto Roberto Speranza - è sempre più forte della comunicazione e 33 milioni di italiani hanno mandato un messaggio che così non va proprio, bisogna cambiare con umiltà, cambiare rotta radicalmente. Così la sinistra non ha senso e noi non siamo più noi stessi ed il Pd è destinato a morire". Ma in direzione torna a parlare anche il segretario del Pd. "Credo - ha detto Renzi in apertura di intervento - sia un bel giorno quello nel quale diciamo tutti insieme buon lavoro a Paolo Gentiloni- Ci siamo assunti il compito della responsabilità, dopo aver ricevuto dagli altri partiti un diniego. Le modalità di ciò devono essere chiare, forti ed evidenti: è di una trasparenza cristallina e segno di responsabilità verso il Paese"
Il Pd, così come lo conosciamo oggi, è destinato a morire o a cambiare completamente la propria ragion d'essere