
Dopo lo scontro con Fini il premier: "Per litigare bisogna essere in due, ma per divorziare basta essere in uno". Al vertice della "corrente" in sala Tatarella, il presidente della Camera accolto con un applauso tenta di ricucire. Pronta la lettera con cui Bocchino si dimette da vicecapogruppo del Pdl alla Camera. Ma La Russa frena
Dopo lo scontro alla direzione di ieri, Berlusconi pronto a azzerare il peso politico di Fini e C. Bocchino verso la sfiducia alla Camera. Via le deleghe a Urso e gli incarichi ai frondisti. Poi assicura: "Un nuovo predellino? Buona la prima". Verdini accusa Fini: "Tradito il patto con gli elettori". Il presidente della Camera: "Sulle riforme istituzionali è possibile la condivisione. Legge elettorale, uninominale soluzione migliore"
Carroccio irritato per gli attacchi. Il Senatùr alla Padania: "Fini, invidioso e rancoroso per le nostre ripetute vittorie, ha rinnegato il patto iniziale". Poi precisa: "Sono per la mediazione, ma la gente è stufa". Cota al governo: "Il federalismo non si tocca"
All’auditorium della Conciliazione la direzione del Pdl. Berlusconi tende la mano: "Entro l'anno il congresso". Fini: "Criticare non è tradire". Poi accusa il Pdl di appiattirsi sulla Lega. Immediata replica di Berlusconi: "Rilievi di poca importanza. Se fai politica lascia la Camera". E' bagarre: foto - video. In chiusura il documento conclusivo: passa con solo 11 voti contrari. Fini: "Molto minoritari, ma rivendichiamo il diritto di discutere. Non lascerò né il partito né la presidenza". I supporter litigano in rete
Il leader dei Democratici sul faccia a faccia tra Fini e Berlusconi durante il direttivo del Pdl: "Uno spettacolo indecoroso. Ma il presidente della Camera ha sollevato contraddizioni profonde del Pdl su temi e problemi reali". E a Schifani: "Anche lui fa politica, faccia quello che ha consigliato a Fini"
Una stretta di mano veloce nell'intervallo tra i due interventi. Ma è scontro aperto. All'Auditorium applausi, fischi e schiamazzi. Fini accusa il Pdl. Il premier replica secco e lo invita a dimettersi. Scoppia la bagarre
Si riunisce la direzione nazionale del Pdl. Tam tam tra i parlamentari: "Tutti presenti perché c’è la possibilità che si votino dei documenti". Berlusconi ai suoi: "Non ho risposte da dare a Fini, ma lo ascolterò". La Russa: "L'errore più grande è stato non sconsigliare a Fini la guida della Camera". Ma Pisanu apre: "La minoranza si può fare"
Riunione tra i parlamentari fedeli a Fini: nasce una corrente interna. La terza carica dello Stato cita Pound e attacca: "Non ho intenzione di togliere il disturbo né di stare zitto". Critica il rapporto con la Lega e difende Saviano. In 50 firmano il documento, ma in 76, guidati da Alemanno, La Russa, Meloni e Gasparri, ne siglano uno contrario. Il Cavaliere non ci sta: "Se Gianfranco resta, si adegua". Ma ormai è in minoranza anche tra gli ex di An
Il premier ribadisce che ricucire lo strappo con Fini non dipende da lui: "Una scissione è contraria alle ragioni per cui il Pdl è nato". Finiani divisi. A Milano gli ex An firmano un documento che li impegna a restare nel partito. A Roma media Alemanno. Gianfranco come Gaber? Fatevi uno shampoo
Settimana cruciale per il Pdl dopo lo scontro aperto dei giorni scorsi tra il premier e il presidente della Camera. I finiani divisi. A Milano in 18 firmano un documento che li impegna a restare nel partito. A Roma media Alemanno. Urso: "Dibattito franco"