I primi mesi del 2011 sono all'insegna della ripresa: a febbraio rimbalza l'industria. La distanza dal picco di attività pre-crisi toccato nell'aprile del 2008 è di un calo del 17,6%
produzione industriale
Le stime per il secondo trimestre sono positive (+0,5% su quello precedente, record dal 2006) e le proiezioni sulla crescita totale dell'anno in corso fanno sperare in un'uscita dalla crisi (+0,9% di crescita acquisita). Ma preoccupano i dati sulla produzione industriale: ferma a luglio (+0,1%)
Secondo il centro studi di viale dell'Astronomia "si consolida la crescita. L'export è più vivace e la produzione industriale è in progressione (1,7%)". Ma è allarme disoccupazione soprattutto per i giovani
Bankitalia: "La recessione mondiale si è ripercossa con straordinaria violenza sull’economia italiana". In tre anni bruciati 6,5 punti del pil. Le politiche economiche ne hanno mitigato l’impatto per 3,5 punti
"Si tratta del primo dato tendenziale positivo dall’aprile del 2008" sottolinea l’Istat: la produzione industriale a gennaio è cresciuta del 2,6% rispetto a dicembre 2009. Su base annua l'aumento è dello 0,1%
Il debito pubblico è sceso a quota 1.738,8 miliardi, dopo il record toccato a novembre con 1.801,6 miliardi. A novembre produzione industriale in lieve ripresa. Forte aumento nel settore auto: +38,8%
Si tratta, mese su mese, della variazione congiunturale peggiore dal 1990. Ma nel terzo trimestre si registra un aumento del 4%. Male beni di consumo, beni strumentali ed energia
Il Belpaese torna a vedere la luce e segna il rialzo più consistente di tutta Europa: nel mese d'agosto è cresciuta del 7%. Sempre ad agosto la produzione industriale del Vecchio Continente è diminuita del 15,4% nella zona euro e del 13,5% nell’Ue
Nel mese di agosto crescita della produzione industriale del 7%: è il rialzo più significativo dal 1990. Il dato tendenziale del 2009 resta fortemente negativo: -18,3% rispetto all'anno precedente
A luglio l’indice destagionalizzato segna un aumento dell’1% rispetto a giugno 2009. A luglio l’indice grezzo cede il 17,5% rispetto al 2008. Nel confronto tendenziale da inizio anno l’indice è diminuito del 21,5%