Dal rifugio in Arabia Saudita, il presidente al potere da 33 anni cerca una «soluzione concordata» con gli oppositori che avevano attaccato il palazzo presidenziale il 3 giugno scorso: «Benvenga l'opposizione, ma solo se c'è rispetto della Costituzione e delle leggi». Intanto nel sud del Paese scontri con Al Qaeda
Al-Qaeda
Maroni ha espulso per motivi di pericolosità sociale il terrorista algerino Yamine Bouhrama: aveva costituito una cellula pronta a compiere attentati di portata più devastante rispetto a quelli già a suo tempo consumati dallo stesso gruppo eversivo in Spagna e in Gran Bretagna
Dopo i fallimenti in Egitto e in Tunisia, Al Qaida comincia a mettere le mani su uno dei Paesi strategici della regione. A Sanaa la "rivolta di popolo" è in realtà una feroce guerra tribale. Il rischio: se Saleh cade potrebbe nascere un califfato di fronte all’anarchica Somalia
Stati Uniti e Gran Bretagna promuoveranno al G8 un programma di appoggio alla "primavera araba". Il presidente Usa: "È impossibile immaginare un futuro della Libia con Gheddafi al potere. Se ne deve andare, questo deve essere chiaro". Cameron: "Quest'anno sarà cruciale in Afghanistan. FOTO
Il Pentagono: nessuna prova che il Pakistan fosse a conoscenza della presenza di Osama Bin Laden. Il capo di Stato maggiore americano Mullen ha sottolineato come una rottura nei rapporti tra Stati Uniti e Pakistan avrebbe conseguenze estremamente negative. Intanto Saif al-Adel è il successore di Osama
L'amministrazione Obama vuole imprimere una svolta alla guerra in Afghanistan e, dopo l'eliminazione del pericolo pubblico numero uno, Bin Laden, vuole trovare un accordo direttamente coi talebani. Proprio loro, i famigerati "amici" di Osama che difendevano e coprivano l'ex leader di al Qaida
Nuovi particolari inediti sulla doppia morale del capo di al Qaida. Intanto i talebani cominciano a vendicare la morte dello "sceicco del terrore": due kamikaze fanno strage di reclute pakistane. Il ministero della Difesa americano: esiste un rischio di rappresaglia contro gli autori del blitz
Dopo l’uccisione di Osama Bin Laden nel blitz della scorsa settimana delle forze speciali americane in Pakistan, il numero uno di al-Qaeda nella penisola arabica Nasser al Wahishi ha ammonito gli Stati Uniti che "il peggio" deve ancora arrivare: "Le braci del jihad ardono più di prima"
Trapelano segreti su Bin Laden: il leader dell’integralismo islamico condannava i "peccati" occidentali ma coltivava marijuana. Si riempiva il frigo di Pepsi, faceva colazione con il Nesquik e digeriva la cena tracannando Coca Cola