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Per chi ha partecipato, è stato un viaggio sensoriale che ha messo a nudo le fragilità. Una forchetta incerta, un boccone esitante, l’olfatto come guida

Per chi ha partecipato, è stato un viaggio sensoriale che ha messo a nudo le fragilità. Una forchetta incerta, un boccone esitante, l’olfatto come guida
All’ingresso, una benda per coprire gli occhi e un paio di cuffie insonorizzate. Poi il buio, il silenzio, e davanti un piatto. Nessuna spiegazione, solo il compito di mangiare