La coppia di coniugi da tempo non risiedeva in Italia, condizione necessaria per percepire il sussidio di disoccupazione. Per mantenere il privilegio hanno fornito un falso domicilio presso parenti regolarmente residenti nel nostro Paese

La coppia di coniugi da tempo non risiedeva in Italia, condizione necessaria per percepire il sussidio di disoccupazione. Per mantenere il privilegio hanno fornito un falso domicilio presso parenti regolarmente residenti nel nostro Paese
Tre arresti a Napoli. Il meccanismo fraudolento serviva per non pagare le tasse. Gli inquirenti hanno scoperto una truffa allo Stato di sei milioni di euro
(Agenzia Vista) Napoli, 07 dicembre 2018
Rapinati in casa da finti Carabinieri, sei arresti a Napoli
Hanno suonato al citofono di una palazzina in via Riviera di Chiaia, a Napoli, e si sono qualificati come Carabinieri che dovevano eseguire una perquisizione nell’appartamento in cui vive una famiglia. Per convincere il proprietario ad aprire la porta, oltre ad indossare pettorine con la scritta Carabinieri, hanno esibito un falso decreto di perquisizione e un portatessere con un finto fregio dell’Arma.
In questo modo sei pregiudicati si sono introdotti in un appartamento per depredarlo di denaro e oggetti di valore.
Per mettere pressione alle vittime, i criminali hanno minacciato i presenti, il proprietario con la moglie, il figlio e la sua fidanzata, con una pistola, perfetta riproduzione di quelle in dotazione alle Forze di polizia, chiedendo dove fosse la droga, urlando e picchiando sui muri.
Convinto che si trattasse di veri carabinieri, e cercando di spiegare di non avere sostanze stupefacenti, il proprietario li ha fatti entrare in camera da letto, dove i malviventi si sono impossessati di denaro e oggetti preziosi.
Uno dei rapinatori è rimasto sul portone a fare da palo, mentre altri complici su due scooter sorvegliavano la strada, facendo rapidi passaggi tra viale Gramsci e via Riviera di Chiaia.
Durante il loro giro di controllo del territorio, due moto dei Falchi della Squadra mobile partenopea, hanno notato il movimento sulla strada e, soprattutto, le occhiate di intesa che il palo si scambiava con i complici sugli scooter.
Intuendo cosa stesse accadendo, i poliziotti hanno chiamato rinforzi, che hanno bloccato la strada in entrambe le direzioni, impedendo ogni via di fuga ai malviventi che nel frattempo erano saliti a bordo di un’auto per fuggire.
I rapinatori sono stati arrestati e trovati in possesso di 5.450 euro in contanti, di un orologio e di oggetti preziosi, frutto del colpo appena messo a segno. Per loro l’accusa è di rapina aggravata e sequestro di persona. / Polizia di Stato
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
(Agenzia Vista) Ragusa, 03 dicembre 2018
Si fingevano dottoresse dell'Azienda sanitaria provinciale e, con la scusa di dover fare delle visite mediche per la pensione, derubavano anziane signore. Due donne sono state arrestate dalla Squadra mobile di Ragusa con l’accusa di truffa e furto. _Courtesy polizia di Stato
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
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