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Agenzia Vista

“Un protagonista della comunità internazionale, la Federazione Russa, ha scelto sciaguratamente di travolgere il percorso ripristinando, con la forza, l’antistorica ricerca di zone di influenza, di conquista territoriale, di crudele prepotenza delle armi. Il principio non può essere muovere guerra per fare la pace. È paradossale. Appare insensata la pace evocata da chi muovendo guerra pretende in realtà di imporre le proprie condizioni”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dalla cerimonia dello scambio degli auguri di fine anno con il Corpo Diplomatico. Courtesy: Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella: Chi muove la guerra non può evocare la pace

"Quello che abbiamo fatto e continuiamo a fare, noi siamo convinti che i due popoli debbano poter vivere in pace, debbono avere le condizioni per vivere in pace, vale per la Palestina, vale per l'Ucraina, vale per tutti i luoghi dove c'è guerra, il tentativo dell'Italia è quello di creare le condizioni perché le guerre finiscano, le tregue si trasformino in pace e la pace si trasformi in rinascita economica. Certo, stiamo parlando di tempi lunghissimi, i disastri fatti in alcune parti del mondo avranno bisogno di decenni, un buon motivo per partire prima possibile. Guardate le difficoltà con cui in Kosovo dopo 30 anni si riesce a rimarginare le ferite aperte che sono molto meno gravi di quelle che sono aperte in Ucraina o in Palestina. Bisogna lavorare tutti insieme, è la comunità internazionale che deve accollarsi a questi percorsi di pace, perché da sole quelle nazioni, quei paesi, quei popoli non ce la fanno" così il Ministro Crosetto ad Atreju. (Alexander Jakhnagiev)

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Medio Oriente, Crosetto: "La pace e la rinascita richiederanno tempi lunghi"

"E’ il venerdì classico di sciopero. Stiamo però garantendo, per esempio, sulla tratta Roma-Milano il 100% della percorrenza dell’alta velocità. Abbiamo appena rinnovato il contratto a 90mila ferrovieri, con un aumento medio di 230 euro al mese. I lavoratori vedono cosa sta cambiando e poi agiscono. Le bassissime percentuali di adesione sono la risposta migliore" così il ministro Salvini, intervenendo all'inaugurazione della statua di San Francesco al Ponte dell'Industria a Roma. (Alexander Jakhnagiev)

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Sciopero generale, Salvini: "Le bassissime adesioni sono la risposta migliore"

"Due settimane fa, ho detto alla Nato che ha mandato per fare un’esercitazione aerea con dei tipi di aerei che secondo me non dovevamo mandare, perché un conto è un'esercitazione difensiva e un conto è una cosa che può essere vista come una provocazione. Ma io so perfettamente che la Nato si esercita per lanciare un messaggio di deterrenza alla Russa ma mai, mai, un carro armato o un soldato della Nato entrerà in territorio russo, se non tutti i Paesi membri non fossero d'accordo. La differenza con la Russia, dove invece se uno si sveglia male può farlo. Difendere queste autocrazie giustifica chi sta tirando bombe su scuole e ospedali" così il Ministro Crosetto intervistato da Marco Travaglio ad Atreju. (Alexander Jakhnagiev)

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Crosetto: "Mai un carrarmato Nato entrerebbe in Russia se non sono tutti d'accordo"

"Il controllo della corsa agli armamenti, in particolare di armi di distruzione definitiva, come quelle nucleari, aveva conosciuto risultati significativi. Nel contesto attuale, si rende necessario ribadire con forza che l'uso o anche la sola concreta minaccia di introdurre nei conflitti armamenti nucleari appare un crimine contro l'umanità", ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia dello scambio degli auguri di fine anno con il corpo diplomatico. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella: Minacciare l'arma nucleare è un crimine contro l'umanità

“Quello che ha pagato sono stato io. Ho pagato con l’uccisione pubblica, con una persona che mi ha sbeffeggiato e ridicolizzato. Tutti sapevano di questa parola "Occhi spaccanti", andata più in voga della guerra, delle persone che vengono uccise, delle donne, dei femminicidi, di qualsiasi altra cosa. Questo è successo durante l’estate che mi ha ucciso”. Lo ha detto Raoul Bova ad Atreju. Atreju (Alexander Jakhnagiev)

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Raoul Bova ad Atreju: Per aver detto "occhi spaccanti" ho subito un'uccisione pubblica
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