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Agenzia Vista

"Voglio ringraziare i tanti leader dell'opposizione che hanno partecipato, e voglio ringraziare anche Elly Schlein, che con il suo Nannimorettiano "mi si nota di più se vengo e sto in disparte o se non vengo", ha comunque fatto parlare di noi. La cosa divertente è che il campo largo lo abbiamo riunito qui noi e l'unica che dovrebbe federarlo non si è presentata", lo ha detto Meloni ad atreju. Atreju (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni ad Atreju: Ringrazio Schlein, col suo "nannimorettismo" ha fatto parlare di noi

"Mando un messaggio a tutti quelli che continuano a dire la Meloni sola: signori guardatevi intorno. Un grazie profondo va ad Antonio e Matteo, possiamo contare su una visione condivisa, noi non siamo un incidente della storia, un accordo di convenienza, una somma di persone, ma un gruppo che viene da 30 anni di battaglie comuni", così Meloni ad Atreju. Atreju (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni ad Atreju: Un messaggio a chi continua a dire che sono sola, guardatevi intorno

“C’è chi ha scritto che Atreju è un’ammucchiata. Non dirò che siamo alla solita puzza sotto il naso di una sinistra rabbiosa che non riesce a mettere insieme nulla di paragonabile e tenta di minimizzare la portata con pregiudizi dozzinali. Le ammucchiate sono quelle che la sinistra ha fatto per anni in Parlamento e tenta di replicare pur di gestire il potere. Qui ascoltiamo con riguardo le persone che non condividiamo anche per confermare a noi stessi e al mondo che non ci ammucchieremo mai con loro”, ha detto Meloni ad Atreju. Atreju (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni: Atreju non è ammucchiata, sinistra in Parlamento lo è

"Vedervi così numerosi, orgogliosi, con le vostre-nostre bandiere, mi ripaga di ogni giorno impossibile, di ogni notte passata senza dormire abbastanza, di ogni fine settimana passato a lavorare per fare quello che possiamo fare per questa nostra nazione. Voi siete la risposta più limpida e potente a chi ha il coraggio di raccontarci che la politica è un gioco di palazzo e che gli italiani sono stupidi, e che tanto vale fare come hanno fatto tutti gli altri. Luoghi comuni che il nostro cammino ha smontato uno a uno", lo ha detto Meloni sul palco di Atreju. Atreju (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni sul palco di Atreju accolta dal coro Giorgia Giorgia, lei: Grazie, siete meravigliosi

"In un contesto internazionale ferito da prevaricazioni e conflitti, ricordiamo che il contrario del dialogo non è il silenzio, ma l’offesa. Laddove, infatti, il silenzio apre all’ascolto e accoglie la voce di chi ci sta davanti, l’offesa è un’aggressione verbale, una guerra di parole che si arma di menzogne, propaganda e ipocrisia. Impegniamoci con speranza a disarmare proclami e discorsi, curandone non solo la bellezza e la precisione, ma anzitutto l’onestà e la prudenza. Chi sa cosa dire, non ha bisogno di molte parole, ma solo di quelle giuste: esercitiamoci dunque a condividere parole che fanno bene, a scegliere parole che costruiscono intesa, a testimoniare parole che riparano i torti e perdonano le offese. Chi si stanca di dialogare, si stanca di sperare la pace", lo ha detto il Papa ai Diplomatici. (Alexander Jakhnagiev)

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Leone XIV ai Diplomatici: Il contrario del dialogo non è il silenzio, ma l'offesa

"Solo quando una persona è onesta, infatti, diciamo che è “di parola”, perché la mantiene come segno di costanza e fedeltà, senza voltafaccia. Allo stesso modo, una persona è coerente quando fa quello che dice: la sua parola è il buon pegno che dà a chi la ascolta, e il valore della parola data dimostra quanto vale la persona che la dice. In particolare, il cristiano è sempre uomo della Parola: quella che ascolta da Dio, anzitutto, corrispondendo nella preghiera al suo appello paterno. Quando siamo stati battezzati, è stato tracciato sulle nostre orecchie il segno della Croce, dicendo: “Effatà”, cioè “Apriti”. In quel gesto, che ricorda la guarigione operata da Gesù, viene benedetto il senso attraverso il quale riceviamo le prime parole di affetto e gli indispensabili elementi culturali che sostengono la nostra vita, in famiglia e nella società. Come i sensi e il corpo, così anche il linguaggio va dunque educato, appunto alla scuola dell’ascolto e del dialogo. Sia essere autentici cristiani, sia essere cittadini onesti significa condividere un vocabolario capace di dire le cose come stanno, senza doppiezza, coltivando la concordia fra le persone. Perciò è nostro e vostro impegno, specialmente come Ambasciatori, favorire sempre il dialogo e tesserlo nuovamente, qualora si interrompesse. In un contesto internazionale ferito da prevaricazioni e conflitti, ricordiamo che il contrario del dialogo non è il silenzio, ma l’offesa. Laddove, infatti, il silenzio apre all’ascolto e accoglie la voce di chi ci sta davanti, l’offesa è un’aggressione verbale, una guerra di parole che si arma di menzogne, propaganda e ipocrisia", lo ha detto Papa Leone XIV ai Diplomatici (Alexander Jakhnagiev)

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Leone XIV ai Diplomatici: Non stancatevi mai di tessere la pace

"La Russia attacca l'Ucraina, ma vuole la dissoluzione dell'Europa. Non lo dico io, ma gli analisti, collaboratori e i consiglieri di Putin. Il loro obiettivo è smembrare l'Europa. Lo è sempre stato e sono molti anni che, attraverso la guerra ibrida, Putin interferisce con i nostri processi democratici" così il leader di Azione Carlo Calenda ad Atreju. (Alexander Jakhnagiev)

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Calenda: "Putin attacca l'Ucraina ma il suo scopo è smembrare l'Europa"

"Lui si definisce 'avvocato del popolo', qualcun altro l'ha definito 'Giuseppi'. E' passato da Salvini alla Boldrini, ma nonostante la rima per noi fa la differenza. Però gli diamo atto che a differenza di altri ha saputo traghettare il suo partito, oltre Casaleggio e Grillo, e arrivare fin qui accettando ancora una volta il nostro invito. Perché c'è chi viene ad Atreju e c'è anche chi scappa. Lui non è scappato e allora gli rendiamo merito di questo suo coraggio, evidentemente perché, come noi, è forte delle sue idee e chi è forte delle sue idee non teme confronto" così il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte intervenendo ad Atreju. (Alexander Jakhnagiev)

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Conte ad Atreju, Montaruli (FdI): "C'è chi viene qui e chi scappa, gli diamo atto del suo coraggio"

"Durante il mio viaggio contro il cancro, sono stato profondamente commosso da quella che posso solo chiamare la comunità di cura che circonda ogni malato di cancro. Gli specialisti, gli infermieri, i ricercatori e i volontari che lavorano instancabilmente per salvare e migliorare vite umane. Ma ho anche imparato qualcosa che mi turba profondamente. Almeno 9 milioni di persone nel nostro Paese non sono aggiornate sugli screening oncologici a loro disposizione. Si tratta di almeno 9 milioni di opportunità perse per la diagnosi precoce. La diagnosi precoce salva semplicemente la vita. Ora ho sentito questo messaggio ripetutamente durante le mie visite ai centri oncologici in tutto il paese. So anche quale differenza ha fatto nel mio caso, permettendomi di continuare a condurre una vita pienamente attiva anche durante il trattamento. Infatti, oggi posso condividere con voi la buona notizia che grazie alla diagnosi precoce, all'intervento efficace e al rispetto delle prescrizioni del medico, il mio programma di cure contro il cancro potrà essere ridotto nel nuovo anno. Questa pietra miliare è sia una benedizione personale che una testimonianza dei notevoli progressi che sono stati fatti nella cura del cancro negli ultimi anni. Questo è il motivo per cui sono così incoraggiato a conoscere il nuovo strumento di controllo dello screening nazionale disponibile online. Questo semplice strumento ti consente di verificare se sei idoneo allo screening del cancro al seno, all'intestino o al collo dell'utero", lo ha detto Re Carlo III in un messaggio alla Nazione. RoyalFamily (Alexander Jakhnagiev)

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Re Carlo: Le mie cure contro il cancro potranno essere ridotte nel nuovo anno, una benedizione
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