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Gli artisti del Coordinamento Spettacolo Lombardia, protagonisti da alcune settimane di un’occupazione pacifica del chiostro del Piccolo Teatro di Milano, si sono esibiti nella chiesa di Santa Maria, presso San Satiro, in via Torino, per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla situazione dei lavoratori del mondo dello spettacolo. Il flash mob, dal titolo “Magnificat – un canto corale”, ha voluto ricordare anche quanto i luoghi culturali siano sacri e come anche l’arte abbia bisogno di ritornare al rito collettivo ed essere viva e partecipata. (Alexander Jakhnagiev)

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Il flash mob degli artisti del Coordinamento Spettacolo Lombardia nella chiesa di Santa Maria

"Le misure prese finora sono state fallimentari, il sistema ha paura delle ragioni dei lavoratori. e stata negata la piazza ai manifestanti di #ioapro, ma non solo, l'abbiamo chiesta per loro noi di Italexit e ci è stata negata lo stesso. Hanno paura di una protesta giusta nel suo fondamento". Così Gianluigi Paragone, insieme ad un ristoratore, durante una diretta Facebook. Facebook Paragone (Alexander Jakhnagiev)

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Paragone: "Negata piazza a manifestanti #ioapro, hanno paura di protesta giusta"

"Credo che ci siano tutte le condizioni per iniziare a ragionare di riaperture dal 20 aprile, c'è bisogno di dare una prospettiva alle categorie. Penso che tanto in Liguria quanto nel resto del Paese gli albergatori debbano sapere quando riaprirà la mobilità per poter riaprire le loro strutture e assumere il personale e lo stesso vale per gli stabilimenti balneari che devono sapere quando aprire la stagione, per i ristoranti o per le palestre e gli impianti sportivi. Bisogna ragionare sulla ripartenza delle fiere e dei grandi eventi, come il Salone Nautico a cui noi stiamo già lavorando per la prossima edizione. Bisogna, insomma, programmare il futuro". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in una diretta Facebook. Facebook Toti (Alexander Jakhnagiev)

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Toti: "Ci sono condizioni per riaperture dal 20 aprile"

"Se non ci fosse stato il piano Next Generation, oggi non ci sarebbe più l'Unione europea. L'unione era arrivata al collasso tra il marzo e il maggio dell'anno scorso, avrebbe vinto il sovranismo", così il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, al convegno Il Mondo Dopo . / Facebook Immagina (Alexander Jakhnagiev)

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Letta: "Senza piano Next Generation non ci sarebbe stata più l'Unione europea"
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