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La Polizia di Stato di Milano, sin dalle prime ore della giornata, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Milano, su richiesta della locale D.D.A., a carico di 37 persone, di cui: 36 in carcere e 1 agli arresti domiciliari, di prevalente nazionalità italiana e albanese, ritenuti a vario titolo partecipi o comunque collegati a due associazioni per delinquere finalizzate al traffico internazionale e nazionale di stupefacenti. L’operazione, condotta dai poliziotti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile e coordinata dalla DDA di Milano, trae origine dell’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del “killer delle carceri”, operata dalla Squadra Mobile il 2 ottobre 2018, nell’ambito dell’operazione “Miracolo”. In quella circostanza, il killer delle carceri fu tratto in arresto perché trovato in possesso di circa 28 Kg. di hashish, circa 1,7 Kg. di cocaina, due pistole clandestine, un silenziatore per arma corta, 18 cartucce. Lo sviluppo di alcuni elementi indiziari emersi durante la perquisizione dell’uomo,ha consentito agli agenti della Sezione Antidroga di sviluppare un nuovo filone investigativo nei confronti di alcuni italiani dimoranti nella città di Milano, dediti al traffico di sostanze stupefacente sia nella provincia meneghina, con prevalenza nella zona sud-ovest della città e nei Comuni di Corsico, Buccinasco e Trezzano Sul Naviglio, sia in alcune regioni del centro-sud Italia, come Emilia Romagna, Lazio e Puglia. / Polizia di Stato (Alexander Jakhnagiev)

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Cocaina, hashish, marijuana dirette in tutt’Italia, sgominate due organizzazioni italo-albanesi

Tanti i ristoratori, commercianti e baristi preoccupati per la grave crisi economica causata dal covid. Casse integrazioni che non arrivano, incasso sempre più ridotto, aperture e chiusure, queste le preoccupazioni principali della gestori dei bar e ristoranti che oggi, 22 febbraio, hanno manifestato il proprio dissenso davanti alla Camera dei Deputati per ricevere delle risposte dal nuovo governo. (Alexander Jakhnagiev)

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Le voci della protesta dei ristoratori a Montecitorio

"Sono d'accordo con i sindaci, hanno chiesto quello che ho chiesto anch'io, dove ci sono le condizioni di sicurezza, nelle zone gialle, come si può andare a pranzo si può anche andare a cena. Se la sicurezza è garantita a mezzogiorno, lo è anche a cena". Così il leader della Lega Matteo Salvini dopo aver incontrato i ristoratori in protesta a Montecitorio. (Alexander Jakhnagiev)

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Salvini: "Se è sicuro andare a pranzo, si apra anche per cena"

"Lo sport, lo sci, il turismo invernale non sono una passione. O meglio, lo sono per chi la pratica. Ma per chi vive nella montagna sono un lavoro, al pari di qualsiasi altro. E siccome la nostra Costituzione predica il rispetto e la dignità per il lavoro, io credo che la prima necessità che abbiamo come mondo del Piemonte sia rivendicare che non c'è un turismo di serie A del mare e uno di serie B della montagna. Ma che il turismo montano merita la stessa dignità e investimenti di quello balneare". Così il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio parlando ai lavoratori della montagna che oggi stanno scendendo in piazza a Cuneo per protestare contro le restrizioni imposte dal Governo. Regione Piemonte (Alexander Jakhnagiev)

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Stop sci, protesta lavoratori montagna a Cuneo. Cirio: "Turismo invernale non è di serie B"

"Io credo che la politica debba chiedervi scusa e io stesso come rappresentante del mondo della politica voglio chiedere scusa, perchè quello che è accaduto nel nostro Paese non è accettabile. Questa politica non ha rispetto per chi lavora". Lo ha affermato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, intervenendo a Cuneo alla manifestazione dei lavoratori degli impianti da sci. Regione Piemonte (Alexander Jakhnagiev)

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Stop sci, Cirio alla manifestazione di Cuneo: "Politica chieda scusa a operatori montagna"

"I ristoratori si sono incontrati oggi, lunedì 22 febbraio, davanti Piazza Montecitorio per protestare contro le chiusure dei locali in tutta Italia. Un rappresentante della categoria è stato ricevuto al MISE. L'incontro però non ha soddisfatto le richieste della categoria, in questo momento i manifestanti minacciano la protesta a oltranza salvo che il Ministro Giorgetti non scenda in piazza per assicurare aiuti economici alla categoria. (Alexander Jakhnagiev)

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La protesta dei ristoratori davanti Montecitorio, le immagini

Una frana ha interessato il terrapieno del cimitero di Camogli e la strada sottostante, crollata una parte del camposanto e decine di bare sono finite in mare. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i sommozzatori per provvedere al recupero delle bare. Courtesy Primocanale (Alexander Jakhnagiev)

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Frana sotto al cimitero di Camogli, le bare cadono in mare

Una frana ha interessato il terrapieno del cimitero di Camogli e la strada sottostante, crollata una parte del camposanto e decine di bare sono finite in mare. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i sommozzatori per provvedere al recupero delle bare. Courtesy Primocanale (Alexander Jakhnagiev)

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Disastro a Camogli, frana una parte del cimitero e le bare finiscono in mare
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