"Vale oggi quello che valeva ieri: non sono ricattabile e non mi faccio intimidire. Avanti a testa alta!". Così Giorgia Meloni sui social dopo aver ricevuto un avviso di garanzia per il caso Almasri. Fb Meloni (Alexander Jakhnagiev)

"Vale oggi quello che valeva ieri: non sono ricattabile e non mi faccio intimidire. Avanti a testa alta!". Così Giorgia Meloni sui social dopo aver ricevuto un avviso di garanzia per il caso Almasri. Fb Meloni (Alexander Jakhnagiev)
"Con grande indifferenza della città di Milano il 30 gennaio del 1944 siamo stati portati su camion scoperti, tra calci e pugni di tedeschi e fascisti, fummo caricati su vagoni bestiame, con un poco di paglia per terra". "Il viaggio per arrivare ad Auschwitz durò una settimana, i più fortunati erano quelli che pregavano, io no, venivo da una famiglia atea, altri piangevano, poi solo silenzio". Così la senatrice a vita, Liliana Segre, nel corso delle celebrazioni al Quirinale per il Giorno della memoria. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)
“Bisogna studiare la storia, la geografia e staccarsi dal telefonino. Bisogna studiare a fondo la storia dell’ultimo secolo, un testo di uno storico non di parte. Sono tre cose semplici”. Così la senatrice a vita, Liliana Segre, nel corso delle celebrazioni al Quirinale per il Giorno della memoria. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)
“Accoglienza. Accoglienza dell'altro, di qualunque colore, di qualunque religione, etnia, nazionalità. L'accoglienza risolverebbe tutti i problemi". Così la senatrice a vita, Liliana Segre, nel corso delle celebrazioni al Quirinale per il Giorno della memoria. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)
“Abbiamo fiducia nella vigilanza attiva delle forze politiche e sociali che, al di là delle legittime differenze, sono unite nel ripudio delle parole e dei gesti di morte. Non cediamo allo sconforto. Abbiamo fiducia nel futuro dell’umanità, nella saggezza dei popoli, nella determinazione di tante donne e tanti uomini in grado di impedire con onestà e coraggio, che forze oscure possano prevalere sull’aspirazione naturale dell’umanità alla pace, alla giustizia, alla fratellanza. Ripetiamo allora anche noi, con particolare determinazione in questi nostri giorni, nelle scuole, nelle università, nei luoghi di lavoro, nelle case e nelle piazze, quel grido forte e alto, che proviene, ogni giorno e per sempre, dal recinto di Auschwitz: «Mai più!”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alle celebrazioni del Giorno della Memoria al Quirinale. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)
"È doloroso e inaccettabile che vi siano ignobili insulti razzisti alla senatrice Segre, su quei social media che sono nati come espressione di libertà e che rischiano invece, sovente, di diventare strumento di violenza e di negazione di diritti. Occorre mettervi un argine. Sono reati gravi, che vanno perseguiti a tutela della libertà e della giustizia". Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alle celebrazioni del Giorno della Memoria al Quirinale. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)
“Il lancio di DeepSeek AI da parte di un'azienda cinese dovrebbe essere un campanello di allarme per i nostri settori che devono rimanere concentrati al massimo sulla competizione per vincere.” Così il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nel suo discorso davanti ai membri del partito Repubblicano del Congresso. Courtesy: Youtube White House (Alexander Jakhnagiev)
"Auschwitz provoca sempre infinito orrore, scuote le nostre coscienze, le nostre convinzioni. Genera angoscia, turbamento, interrogativi laceranti. Non si va, non vi si può andare, come se fosse solo un memoriale di un’epoca passata, un sito storico oggi trasformato in un monumento alle vittime di tanta sofferenza. Da Auschwitz – smisurato cimitero senza tombe - si torna ogni volta sconvolti. Perché Auschwitz è il “non luogo” per eccellenza, una nebulosa, dove le coordinate spaziali si smarriscono e il tempo si ferma. Non è una parentesi, per quanto orribile. Alberga nel fondo dell’animo dell’uomo. È un monito insuperabile e, insieme, una tentazione che sovente affiora". Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alle celebrazioni del Giorno della Memoria al Quirinale. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)
“Come notò Sigmund Bauman, parlando dei totalitarismi del Novecento, le vittime di Hitler e di Stalin «furono uccise perché non rientravano, per una ragione o per un’altra, nel progetto di una società perfetta: […] un mondo comunista. O un mondo ariano, puro dal punto di vista razziale. Come quella delle erbe infestanti, la loro natura non poteva essere modificata. Esse non si prestavano per essere migliorate o rieducate. Dovevano essere eliminate…»”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alle celebrazioni del Giorno della Memoria al Quirinale. (Alexander Jakhnagiev)
"Tutti condividiamo le parole di Mattarella. Ho inviato un messaggio alle scuole italiane all'estero per ricordare quanto il tema dell'antisemitismo vada affrontato, perché esso può essere un seme che potrebbe portare a nuovi orrori come quelli del passato. Non deve accadere mai più, come ha detto il Presidente. Cacciare un giornalista da un'università perché è ebreo è incredibile: è successo a Roma e Napoli. Mi pare che così si facciano passi indietro e non avanti. Non si può accusare una persona di essere di un'altra religione e comunità. Troppi rigurgiti antisemiti in Europa che vanno combattuti" così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, al margine dell'evento al Quirinale in occasione della Giornata della Memoria. (Alexander Jakhnagiev)