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“Nella notte tra il 23 e 24 settembre, secondo quanto denunciato dagli organizzatori della Global Sumud Flottiglia e riportato da più fonti stampa, il convoglio umanitario diretto a Gaza è stato oggetto di un attacco in acque internazionali a sud di Creta, al momento non rivendicato. […] Il Governo italiano ha espresso ed esprime la più ferma condanna per quanto avvenuto. Azioni di questo tipo, condotte contro le comunità civili in mare aperto, sono totalmente inaccettabili.” Così il ministro della difesa, Guido Crosetto, durante il suo intervento alla Camera per l'informativa urgente in ordine agli attacchi contro la Sumud Flotilla. / Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Crosetto: Governo condanna attacchi alla Flotilla, inaccettabile colpire civili in mare aperto

“Sono state le azioni della Russia in Crimea a mostrare a molti predatori in tutto il mondo quanto sia facile prendersi un pezzo di un altro stato.” Così il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante il suo intervento al vertice sulla Crimea, a margine dell'Assemblea generale dell'Onu, a New York. Courtesy: Telegram Zelensky (Alexander Jakhnagiev)

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Zelensky: La Crimea non è un pezzo di terra ma di vita

“Ed è stato in Crimea che la Russia ha infranto una delle regole fondamentali della convivenza tra le nazioni, annettendo illegalmente la nostra Crimea ucraina. Sono state le azioni della Russia in Crimea a mostrare a molti predatori in tutto il mondo quanto sia facile prendersi un pezzo di un altro stato.”Così il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante il suo intervento al vertice sulla Crimea, a margine dell'Assemblea generale dell'Onu, a New York. Courtesy: Telegram Zelensky (Alexander Jakhnagiev)

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Zelensky: Occupazione russa della Crimea danno globale

Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky incontra, a margine dell'Assemblea generale dell'Onu, a New York, il Presidente brasiliano Lula da Silva. I leader hanno discusso di come raggiungere una pace duratura in Ucraina. Courtesy: Telegram Zelensky (Alexander Jakhnagiev)

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Zelensky incontra il Presidente brasiliano Lula all'Onu a New York

"Ho chiesto, anche grazie all'aiuto di molti di voi, fino a che punto voleva spingersi la Flotilla e se dovesse essere o no una nostra preoccupazione il fatto che questa operazione potesse, una volta entrata nelle acque territoriali israeliane, essere rischiosa per i cittadini, per le persone che c'erano a bordo. Ci siamo chiesti cosa noi potevamo fare, cosa il Governo poteva fare, cosa la Difesa poteva fare per fermare, per impedire che si arrivasse a un punto di non ritorno. Quello che abbiamo potuto fare era questo: quello di inviare una nave in questo momento, alla quale se ne aggiungerà un'altra, la nave Alpino, che è già partita e che dispone di altre capacità, casomai servissero, ma non è nostra intenzione muovere le navi militari per porre guerra a un Paese amico. Noi siamo lì a tutelare i cittadini italiani, come lo siamo stati, come lo sono le navi della Marina militare quando ci sono situazioni di pericolo nel Mar Libico, per i pescatori italiani, quando si avvicinano troppo alla costa libica. È lo stesso meccanismo di tutela che parte e che parte sempre" così il Ministro Crosetto durante l'informativa urgente. (Alexander Jakhnagiev)

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Flotilla, Crosetto: "Invieremo seconda nave, non per far guerra a Israele ma per tutela cittadini"

"Per garantire assistenza ai cittadini italiani presenti sulla Flotilla, ieri notte, alle 3:50, dopo un confronto con il Capo di stato maggiore della Difesa, dopo un'analisi anche dal punto di vista giuridico della situazione, dopo aver condotto una valutazione e aver sentito il Presidente del Consiglio, che si trovava a New York, ho autorizzato l'intervento immediato della fregata multiruolo Fasan della Marina militare, che già si trovava in navigazione a nord di Creta, nell'ambito dell'operazione 'Mediterraneo Sicuro', approvata con la delibera Missioni da questo Parlamento. La fregata Fasan ha raggiunto l'area dove navigava la Global Flotilla per eventuale attività di soccorso, assistenza, protezione alle persone che dovessero essere in pericolo. Di questa decisione ho informato immediatamente l'addetto militare israeliano in Italia, il nostro ambasciatore e l'addetto militare a Tel Aviv, l'Unità di crisi della Farnesina" così il Ministro Crosetto durante l'informativa urgente. (Alexander Jakhnagiev)

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Global Sumud Flotilla, Crosetto: "Ho inviato la Fregata Fasan per garantire assistenza"

"Il Governo italiano ha espresso ed esprime la più ferma condanna per quanto avvenuto. Azioni di questo tipo, condotte contro unità civili in mare aperto, sono totalmente inaccettabili. L'episodio richiama dunque, con forza, i valori fondamentali della nostra Repubblica: il rispetto del diritto internazionale, la tutela della vita umana, la difesa della libertà di espressione e di manifestazione pacifica. Ho già ricordato pubblicamente che in democrazia qualunque manifestazione e forma di protesta deve essere tutelata quando si svolge nel rispetto delle regole e del diritto internazionale e non può essere soffocata con violenza." così il Ministro Crosetto durante l'informativa urgente. (Alexander Jakhnagiev)

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Global Sumud Flotilla, Crosetto: "Condanniamo l'attacco, episodio inaccettabile"

"Continueremo a lavorare perché non accada nessun incidente alla Flotilla e chiedo su questo il vostro aiuto, indipendentemente dalle contrapposizioni politiche. Il clima è preoccupante e dico che noi non siamo in grado fuori dalle acque internazionali a garantire la sicurezza delle imbarcazioni. Su questo voglio essere chiaro e consiglio dunque di accettare la soluzione di portare gli aiuti a Cipro attraverso la Chiesa" così il Ministro Crosetto durante l'informativa urgente. (Alexander Jakhnagiev)

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Global Sumud Flotilla, Crosetto: "Non potremo garantire sicurezza una volta in acque israeliane"

"Cari colleghi, trent’anni di globalizzazione fideistica sono finiti, ne sono stati sottovalutati i contraccolpi e oggi siamo davanti a 'conseguenze inattese', che inattese non erano, di grave portata per i cittadini, per le famiglie e per le imprese. Non è andato tutto bene, come pure veniva promesso. E vi do un’altra notizia: le cose potranno andare molto peggio, se non fermeremo la creazione a tavolino di modelli di produzione insostenibili, come i «piani verdi» che in Europa - e nell’intero Occidente - stanno portando alla deindustrializzazione molto prima che alla decarbonizzazione. La riconversione di interi settori produttivi sulla base di teorie che non tengono conto dei bisogni – e delle disponibilità economiche – delle persone, è stato un errore che provoca sofferenze nei ceti sociali più deboli e fa scivolare la classe media verso il basso, imponendo scelte di consumo non razionali. ". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni parlando all'Assemblea Generale dell'Onu. Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni all'Onu: I "piani verdi" portano deindustrializzazione
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