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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato a Davos il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Lo ha scritto lo stretto leader ucraino in un tweet, sottolineando di aver ringraziato Stoltenberg per "il continuo sostegno dell'Alleanza" a Kiev durante l'aggressione russa. Durante l'incontro, del quale sono stati condivisi alcuni momenti su 'X', Zelensky ha "informato il Segretario Generale dei recenti attacchi aerei di massa della Russia e sottolineato la necessità di rafforzare ulteriormente la difesa aerea dell'Ucraina". I due, si legge nel tweet, hanno "parlato anche di altre esigenze di difesa. Entrambi abbiamo sottolineato l'importanza dell'accordo di sicurezza tra Regno Unito e Ucraina, che si basa sulla Dichiarazione del G7 di Vilnius". Zelensky ha quindi informato Stoltenberg del lavoro che l'Ucraina sta portando avanti con i partner su accordi simili e ha "sottolineato l'importanza di firmare tali documenti, che saranno in vigore finché l'Ucraina non aderirà alla Nato". Inoltre si è parlato "dei preparativi per il vertice della Nato a Washington". Fonte video: Telegram Zelensky (Alexander Jakhnagiev)

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Zelensky incontra Stoltenberg a Davos: "Rafforzare difesa Kiev"

"Il vostro rapporto annuale sui rischi globali è una lettura sorprendente e preoccupante. Per la comunità imprenditoriale mondiale, la principale preoccupazione per i prossimi due anni non sono i conflitti o il clima. È la disinformazione e la cattiva informazione. Seguono a ruota la polarizzazione all'interno delle nostre società. Questi rischi sono gravi perché limitano la nostra capacità di affrontare le grandi sfide globali che abbiamo di fronte: I cambiamenti del nostro clima - e del nostro clima geopolitico. Cambiamenti nella demografia e nella tecnologia". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo al Forum economico mondiale di Davos. Fonte video: Wef (Alexander Jakhnagiev)

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Von der Leyen a Davos: "Preoccupano disinformazione e polarizzazione"

"Credo che sia chiaro a tutti noi che dopo due anni di guerra l'Ucraina stia combattendo per i nostri valori ma è stata anche in grado di gestire l'economia. E il sostegno economico dall'Europa è necessario da questo punto di vista. Abbiamo ancora due settimane prima del vertice del primo febbraio per raggiungere un buon accordo". Lo ha dichiarato il commissario all'Economia, Paolo Gentiloni, al suo arrivo all'Ecofin. "L'anno scorso abbiamo stanziato 18 miliardi in sostegno dell'Ucraina e ora abbiamo la proposta della Commissione per lo Strumento per l'Ucraina e chiediamo con forza un accordo nelle prossime settimane due settimane. E chiediamo sostegno di tutti i partner internazionali, non è solo un compito europeo. Ma è cruciale dal punto di vista europeo", ha aggiunto. Fonte video: Ebs (Alexander Jakhnagiev)

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Guerra Ucraina, Gentiloni: "Cruciale accordo Ue su fondi entro 2 settimane"

Quando entro al Memoriale della Shoah "non sono più la vecchia che sono adesso, sono quella che è entrata qui per essere deportata. Non l'ho mai dimenticato". Lo ha detto la senatrice a vita e presidente della Commissione straordinaria intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all'odio e alla violenza, Liliana Segre, arrivando al Memoriale della Shoah di Milano, in occasione della visita dei membri della stessa Commissione a cui parteciperà anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa. Presenti, tra gli altri, l'ex premier e senatore a vita Mario Monti, il senatore di Forza Italia, Claudio Lotito, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e il prefetto Claudio Sgaraglia. Segre fu deportata a 13 anni dal binario 21 della stazione di Milano Centrale al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Fonte video: Senato (Alexander Jakhnagiev)

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Shoah, Segre: "Quando entro al Memoriale torno a deportazione"

"Inoltre noi abbiamo anche come avete sentito messo un accento importante sui giovani agricoltori. C'è una percentuale importante a disposizione dei giovani agricoltori che ha una duplice valenza da una parte quella di consentire ai giovani di avvicinarsi sempre di più verso questo settore che appunto ha un'età media un pochino più alta, però dall'altro lato consente anche a chi lavora da qualche anno di poter usufruire di quelli che sono i vantaggi tecnologici che possano in qualche modo fare attenzione consentire loro di fare più attenzione" lo ha detto il commissario straordinario dell'Inail Fabrizio D'Ascenzo, a margine della presentazione del bando Isi Inail del 2023, presso il Ministero dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare. (Alexander Jakhnagiev)

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D'Ascenzo (Inail): "Cerchiamo di avvicinare i giovani al mondo dell'agricoltura"

"Ancora una volta la destra di Governo sulle pensioni ci propina una vecchia ricetta che è molto poco patriottica: scaricare i costi sulle nuove generazioni. Dovremmo invece pensare a una riforma che garantisca a chi comincia oggi a lavorare di avere una pensione, perché il rischio è che l'insostenibilità del sistema pensionistico non gliela garantisca mai. Anziché toccare la legge Fornero, che tutela i conti pubblici, dovremmo andare nella direzione opposta a quella di cui parla Durigon" lo ha detto il deputato Riccardo Magi, segretario di Più Europa. (Alexander Jakhnagiev)

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Pensioni, Magi (+Europa): "Il Governo scarica i costi sulle nuove generazioni"

Fedez durante una diretta di Muschio Selvaggio, in cui sono ospiti David Parenzo e 'il Gabbrone', mostra la foto di tale 'Davidone', secondo lui un suo hater, e lo minaccia: "faccia da c..zo, ti vengo a cercare". La foto appartiene però a Wazza, che non c'entra nulla e che replica sui social: "Grazie, grazie a Fedez che non verifica le fonti e mi mette alla pubblica gogna. Meme a parte, ragazzi, quello che ha fatto il signor Fedez e la trasmissione Muschio Selvaggio è di una gravità pazzesca. C'è chi non regge il peso della pubblica gogna, ci siamo capiti. Ovviamente mi muoverò nelle sedi opportune, ma sono molto turbato dalla cosa". Fonte video: X (Alexander Jakhnagiev)

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Fedez mostra foto di un hater: "Ti vengo a prendere", ma è di un altro che replica: "Pubblica gogna"

“Biancaneve e Cenerentola, entrambe bellissime e stralunate, trovano la loro realizzazione in un matrimonio con un principe, un estraneo, che sposano subito, senza nemmeno esserci uscite una volta a cena”, così Paola Cortellesi alla Luiss, parlando delle favole classiche da lei ritenute simbolo del patriarcato. Fonte video: Luiss Guido Carli (Alexander Jakhnagiev)

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Paola Cortellesi e il patriarcato nelle fiabe classiche: "Biancaneve era la colf dei sette nani"
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