Torino, quartiere Vanchiglia. Il 14 febbraio 1958 Mario Giliberti, 27 anni, scompare nel nulla. Undici giorni dopo viene ritrovato senza vita nella sua stanza al piano terra di via Fontanesi 20: diciotto coltellate, il corpo coperto da un lenzuolo, nessun segno di effrazione. Accanto, un biglietto inquietante: “Troverete l’ASSINO”.Da quel momento iniziano ad arrivare lettere firmate Diabolich: giochi di parole, messaggi cifrati, frasi scritte da destra a sinistra. Un killer-enigmista che sfida polizia e opinione pubblica.A quasi settant’anni di distanza, il delitto di Mario Giliberti resta uno dei misteri più oscuri e affascinanti della cronaca italiana.È Online l’analisi completa del giornalista investigativo Alessandro Politi su questo caso incredibile, con tutti i dettagli e le anomalie di una vicenda che ancora oggi non ha trovato risposta.
