Alessandro Politi

Una ragazza di 21 anni, 29 coltellate, nessun colpevole. È il caso di Lidia Macchi, studentessa dell’Università degli Studi di Milano, trovata senza vita nel gennaio 1987 in un bosco di Cittiglio, piccolo paese tra il lago Maggiore e Varese. Una storia di fede, misteri e silenzi che dura da quasi quarant’anni.

Alessandro Politi
Il mistero della 21enne che amava la chiesa e la poesia

Aveva tredici anni, un sorriso timido e la cartella stretta in mano. Il 6 maggio 1971, a Genova, Milena Sutter esce da scuola e sparisce nel nulla. Due settimane dopo, il mare la restituisce. Zavorrata, strangolata, senza un perché.Da quel momento, il Paese intero si ferma. C’è una spider rossa, un ragazzo più grande, una telefonata anonima che parla di riscatto. E una città che non dimenticherà mai quel nome: Lorenzo Bozano, il “biondino della spider rossa”.Condannato, sì. Ma anche un uomo che fino all’ultimo ha gridato la sua innocenza. E allora, mezzo secolo dopo, cosa non torna ancora in quella storia?Nell’analisi di Alessandro Politi, giornalista investigativo, il caso Sutter come non l’avete mai sentito: tra indizi, silenzi e verità che il mare non ha mai davvero restituito.

Alessandro Politi
Il mistero della 13enne rapita davanti a scuola

Milano, 6 maggio 2009. Pasqualina Labarbuta si ferma su una panchina per la pausa pranzo. Pochi minuti dopo, una coltellata al cuore la uccide. Nessuna rapina, nessun movente, solo un uomo con un giubbotto bianco che fugge.Sedici anni dopo, il mistero resta: un solo fendente perfetto, un coltello sardo abbandonato nell’erba, una traccia di DNA che non porta a nessuno.Chi ha colpito Pasqualina? E perché proprio lei, quel giorno?L’analisi completa del giornalista investigativo Alessandro Politi è online sui social e i canali de IlGiornale.

Alessandro Politi
La pausa pranzo che Milano non ha mai dimenticato

Milano, estate 2013. Una donna viene trovata morta nel suo appartamento del centro. Si chiama Nicoletta Figini. La vittima è legata mani e piedi con cinture di pelle, il volto è coperto da un lenzuolo. Intorno, una casa devastata ma con oggetti di valore ancora al loro posto. Una rapina finita male? Improbabile. Dietro quella scena si nasconde molto di più.Giochi e**tici, dipendenze, gioielli scomparsi e relazioni ambigue: cinque tracce, cinque chiavi che potrebbero ancora raccontare la verità su una storia di solitudine, ossessione e mistero. Dodici anni dopo, nessun colpevole, nessuna certezza. Ma forse, la risposta è ancora lì, scritta nei reperti mai più riesaminati.

Alessandro Politi
L'enigma della 55enne milanese

Un omicidio che Roma non ha mai dimenticato, ma che nessuno sembra aver voluto davvero risolvere. È il delitto di Simonetta Cesaroni, 20 anni, assassinata il 7 agosto 1990 nell’appartamento di via Carlo Poma.Una scena del crimine segnata da errori macroscopici: reperti spariti, tracce ignorate, indagini superficiali. Custodi, fidanzati e residenti passati da indagati a innocenti, fino al misterioso suicidio di Pietro Vanacore. Sullo sfondo, altri omicidi nello stesso stabile e persino suggestioni di dossier segreti.Oggi, a distanza di 35 anni, la Procura prova a riannodare i fili con nuove comparazioni genetiche e vecchi tasselli mai incastrati. Ma la domanda resta: chi ha ucciso Simonetta? E perché la verità continua a essere nascosta?Online su IlGiornale l’analisi del giornalista investigativo Alessandro Politi.

Alessandro Politi
Via Poma, 35 anni di bugie e ombre

Leno, 28 settembre 2002. Desirée Piovanelli ha 14 anni, esce di casa dicendo che andrà da un’amica… ma non ci arriverà mai. Sei giorni dopo, il suo corpo viene ritrovato in una cascina abbandonata, con 33 coltellate, legata e coperta da un telo sporco.Per la giustizia i colpevoli hanno un nome e un volto: tre minorenni e un adulto condannati. Ma per la famiglia di Desirée la verità non è mai stata detta fino in fondo. Ci sono due DNA maschili mai identificati. Ci sono fascette usate per immobilizzarla. C’è un SMS inviato da una cabina pubblica con una scheda rubata, per far credere a un allontanamento volontario. Ci sono telefonate misteriose partite dal cellulare del presunto esecutore materiale subito prima e subito dopo l’omicidio. E ci sono minacce ricevute negli anni dalla famiglia. Troppe domande restano aperte. Troppi tasselli non combaciano. Perché Desirée merita ancora giustizia.È online l’analisi completa a cura del giornalista investigativo Alessandro Politi, direttore del Laboratorio di Giornalismo Investigativo dell’Università degli Studi di Milano

Alessandro Politi
Il mistero della 14enne adescata con dei gattini

Leno, 28 settembre 2002. Desirée Piovanelli ha 14 anni, esce di casa dicendo che andrà da un’amica… ma non ci arriverà mai. Sei giorni dopo, il suo corpo viene ritrovato in una cascina abbandonata, con 33 coltellate, legata e coperta da un telo sporco.Per la giustizia i colpevoli hanno un nome e un volto: tre minorenni e un adulto condannati. Ma per la famiglia di Desirée la verità non è mai stata detta fino in fondo. Ci sono due DNA maschili mai identificati. Ci sono fascette usate per immobilizzarla. C’è un SMS inviato da una cabina pubblica con una scheda rubata, per far credere a un allontanamento volontario. Ci sono telefonate misteriose partite dal cellulare del presunto esecutore materiale subito prima e subito dopo l’omicidio. E ci sono minacce ricevute negli anni dalla famiglia. Troppe domande restano aperte. Troppi tasselli non combaciano. Perché Desirée merita ancora giustizia

Alessandro Politi
Il mistero della 14enne adescata con dei gattini

Elisa Claps scompare a Potenza il 12 settembre 1993. Va alla Santissima Trinità per incontrare Danilo Restivo, ma non ne uscirà mai più. Il suo corpo verrà ritrovato soltanto nel 2010, mummificato, con i jeans aperti, il reggiseno tagliato e gli oggetti personali accanto. L’autopsia parlerà di coltellate e soffocamento. Sarà il RIS a trovare sulle sue maglie le tracce genetiche di Restivo, condannato in Italia a 30 anni e in Inghilterra a una pena di 40 per l’omicidio di una sua vicina di casa britannica.Ma i misteri restano: un’indagine partita male, piste fantasiose, il sottotetto forse mai davvero controllato, i presunti silenzi della parrocchia, i depistaggi e le omissioni. La giustizia ha condannato l’assassino, ma non ha risposto a una domanda: chi ha protetto per 17 anni il silenzio che ha nascosto Elisa sopra un altare?È online l’analisi completa del giornalista investigativo Alessandro Politi, con tutti i dettagli e le anomalie di uno dei casi più oscuri della nostra storia recente.

Alessandro Politi
Minorenne dimenticata per 17 anni nel sottotetto di una chiesa

Cagliari, 4 febbraio 1995. Manuela Murgia ha appena 16 anni quando esce di casa dopo una telefonata misteriosa e viene vista salire su un’auto blu. Da quel momento scompare. Il giorno dopo il suo corpo viene trovato a Tuvixeddu, in un luogo isolato e degradato. Le indagini dell’epoca archiviano presto la vicenda parlando di un gesto volontario della minorenne, ma da subito emergono elementi che non convincono: i soldi nascosti in bagno, le chiamate enigmatiche, il portafogli e il fazzoletto lontani dal corpo, i vestiti sporchi in modo incoerente, le ferite incompatibili con la ricostruzione ufficiale. Troppe domande rimaste senza risposta per trent’anni. Oggi il caso è stato riaperto: nuovi accertamenti sugli abiti e la richiesta di riesumazione del corpo. La ricerca della verità non è finita. Cos’è successo davvero a Manuela?

Alessandro Politi
Una ragazzina di 16 anni, un salto nel vuoto e un segreto mai rivelato

Torino, quartiere Vanchiglia. Il 14 febbraio 1958 Mario Giliberti, 27 anni, scompare nel nulla. Undici giorni dopo viene ritrovato senza vita nella sua stanza al piano terra di via Fontanesi 20: diciotto coltellate, il corpo coperto da un lenzuolo, nessun segno di effrazione. Accanto, un biglietto inquietante: “Troverete l’ASSINO”.Da quel momento iniziano ad arrivare lettere firmate Diabolich: giochi di parole, messaggi cifrati, frasi scritte da destra a sinistra. Un killer-enigmista che sfida polizia e opinione pubblica.A quasi settant’anni di distanza, il delitto di Mario Giliberti resta uno dei misteri più oscuri e affascinanti della cronaca italiana.È Online l’analisi completa del giornalista investigativo Alessandro Politi su questo caso incredibile, con tutti i dettagli e le anomalie di una vicenda che ancora oggi non ha trovato risposta.

Alessandro Politi
Il killer enigmista: mistero a Torino
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