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Alessandro Politi

Un campione di kickboxing ritrovato senza vita tra due muri, a pochi passi dal mare, nell’agosto 2020. Una dinamica che non torna, una carriola apparsa in momenti chiave, un sacchetto con tracce inspiegabili, un cellulare che si spegne per sempre e un’isola dove le parole circolano sottovoce ma quasi nessuno le ripete. Ora, a distanza di cinque anni, emerge un presunto super-testimone che sostiene di aver visto qualcosa di decisivo quella notte. Una voce da verificare, ma che riapre scenari mai del tutto chiusi. La nuova video-analisi di Alessandro Politi ripercorre ogni anomalia e illumina le zone d’ombra ancora irrisolte. Cos’è accaduto davvero a Gianmarco Pozzi? E perché, dopo tanto tempo, certe verità sembrano ancora sfuggire?

Alessandro Politi
Il mistero che Ponza non ha voluto risolvere

Angela Telesca non è annegata. È stata messa in quella vasca per cancellare la verità.Torino, 14 novembre 1988. Angela ha vent’anni, lavora come domestica, è sola in casa. Alle 13:20 la padrona trova il corpo nella vasca: venti centimetri d’acqua, il doccino sul corpo, nessun segno di malore. Una scena che sembra un incidente, ma è una messinscena. Nessun colpevole, nessun processo. Ma le tracce raccontano altro.La video-analisi investigativa di Alessandro Politi è ora online su ilGiornale: il caso irrisolto di Angela Telesca, una verità mai davvero emersa.

Alessandro Politi
Il mistero della vasca: la ventenne non è annegata da sola

Miami, 1998. Un corpo nudo sulla sabbia, due colpi alla nuca, una spiaggia chiamata Virginia Key. La vittima è Dale Pike, figlio del proprietario del leggendario Pikes Hotel di Ibiza. L’ultimo a vederlo vivo: Chico Forti, ex campione di windsurf e produttore TV.Condannato all’ergastolo nel 2000, da allora Forti ripete solo una frase: “Sono innocente.” Eppure, dopo 27 anni, restano troppe ombre: nessun testimone, nessuna arma, nessun movente chiaro. Solo una bugia spiegata con la paura e dei granelli di sabbia che non provano nulla.Oggi è detenuto a Verona, ma il dubbio resta sospeso: se non è stato lui, chi ha ucciso Dale Pike sulla spiaggia di Miami? È adesso online la video analisi investigativa del giornalista Alessandro Politi su questo caso giudiziario internazionale.

Alessandro Politi
Da Miami a Ibiza: il mistero senza fine

Una ragazza di 21 anni, 29 coltellate, nessun colpevole. È il caso di Lidia Macchi, studentessa dell’Università degli Studi di Milano, trovata senza vita nel gennaio 1987 in un bosco di Cittiglio, piccolo paese tra il lago Maggiore e Varese. Una storia di fede, misteri e silenzi che dura da quasi quarant’anni.

Alessandro Politi
Il mistero della 21enne che amava la chiesa e la poesia

Aveva tredici anni, un sorriso timido e la cartella stretta in mano. Il 6 maggio 1971, a Genova, Milena Sutter esce da scuola e sparisce nel nulla. Due settimane dopo, il mare la restituisce. Zavorrata, strangolata, senza un perché.Da quel momento, il Paese intero si ferma. C’è una spider rossa, un ragazzo più grande, una telefonata anonima che parla di riscatto. E una città che non dimenticherà mai quel nome: Lorenzo Bozano, il “biondino della spider rossa”.Condannato, sì. Ma anche un uomo che fino all’ultimo ha gridato la sua innocenza. E allora, mezzo secolo dopo, cosa non torna ancora in quella storia?Nell’analisi di Alessandro Politi, giornalista investigativo, il caso Sutter come non l’avete mai sentito: tra indizi, silenzi e verità che il mare non ha mai davvero restituito.

Alessandro Politi
Il mistero della 13enne rapita davanti a scuola

Milano, 6 maggio 2009. Pasqualina Labarbuta si ferma su una panchina per la pausa pranzo. Pochi minuti dopo, una coltellata al cuore la uccide. Nessuna rapina, nessun movente, solo un uomo con un giubbotto bianco che fugge.Sedici anni dopo, il mistero resta: un solo fendente perfetto, un coltello sardo abbandonato nell’erba, una traccia di DNA che non porta a nessuno.Chi ha colpito Pasqualina? E perché proprio lei, quel giorno?L’analisi completa del giornalista investigativo Alessandro Politi è online sui social e i canali de IlGiornale.

Alessandro Politi
La pausa pranzo che Milano non ha mai dimenticato

Milano, estate 2013. Una donna viene trovata morta nel suo appartamento del centro. Si chiama Nicoletta Figini. La vittima è legata mani e piedi con cinture di pelle, il volto è coperto da un lenzuolo. Intorno, una casa devastata ma con oggetti di valore ancora al loro posto. Una rapina finita male? Improbabile. Dietro quella scena si nasconde molto di più.Giochi e**tici, dipendenze, gioielli scomparsi e relazioni ambigue: cinque tracce, cinque chiavi che potrebbero ancora raccontare la verità su una storia di solitudine, ossessione e mistero. Dodici anni dopo, nessun colpevole, nessuna certezza. Ma forse, la risposta è ancora lì, scritta nei reperti mai più riesaminati.

Alessandro Politi
L'enigma della 55enne milanese

Un omicidio che Roma non ha mai dimenticato, ma che nessuno sembra aver voluto davvero risolvere. È il delitto di Simonetta Cesaroni, 20 anni, assassinata il 7 agosto 1990 nell’appartamento di via Carlo Poma.Una scena del crimine segnata da errori macroscopici: reperti spariti, tracce ignorate, indagini superficiali. Custodi, fidanzati e residenti passati da indagati a innocenti, fino al misterioso suicidio di Pietro Vanacore. Sullo sfondo, altri omicidi nello stesso stabile e persino suggestioni di dossier segreti.Oggi, a distanza di 35 anni, la Procura prova a riannodare i fili con nuove comparazioni genetiche e vecchi tasselli mai incastrati. Ma la domanda resta: chi ha ucciso Simonetta? E perché la verità continua a essere nascosta?Online su IlGiornale l’analisi del giornalista investigativo Alessandro Politi.

Alessandro Politi
Via Poma, 35 anni di bugie e ombre

Leno, 28 settembre 2002. Desirée Piovanelli ha 14 anni, esce di casa dicendo che andrà da un’amica… ma non ci arriverà mai. Sei giorni dopo, il suo corpo viene ritrovato in una cascina abbandonata, con 33 coltellate, legata e coperta da un telo sporco.Per la giustizia i colpevoli hanno un nome e un volto: tre minorenni e un adulto condannati. Ma per la famiglia di Desirée la verità non è mai stata detta fino in fondo. Ci sono due DNA maschili mai identificati. Ci sono fascette usate per immobilizzarla. C’è un SMS inviato da una cabina pubblica con una scheda rubata, per far credere a un allontanamento volontario. Ci sono telefonate misteriose partite dal cellulare del presunto esecutore materiale subito prima e subito dopo l’omicidio. E ci sono minacce ricevute negli anni dalla famiglia. Troppe domande restano aperte. Troppi tasselli non combaciano. Perché Desirée merita ancora giustizia.È online l’analisi completa a cura del giornalista investigativo Alessandro Politi, direttore del Laboratorio di Giornalismo Investigativo dell’Università degli Studi di Milano

Alessandro Politi
Il mistero della 14enne adescata con dei gattini

Leno, 28 settembre 2002. Desirée Piovanelli ha 14 anni, esce di casa dicendo che andrà da un’amica… ma non ci arriverà mai. Sei giorni dopo, il suo corpo viene ritrovato in una cascina abbandonata, con 33 coltellate, legata e coperta da un telo sporco.Per la giustizia i colpevoli hanno un nome e un volto: tre minorenni e un adulto condannati. Ma per la famiglia di Desirée la verità non è mai stata detta fino in fondo. Ci sono due DNA maschili mai identificati. Ci sono fascette usate per immobilizzarla. C’è un SMS inviato da una cabina pubblica con una scheda rubata, per far credere a un allontanamento volontario. Ci sono telefonate misteriose partite dal cellulare del presunto esecutore materiale subito prima e subito dopo l’omicidio. E ci sono minacce ricevute negli anni dalla famiglia. Troppe domande restano aperte. Troppi tasselli non combaciano. Perché Desirée merita ancora giustizia

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Il mistero della 14enne adescata con dei gattini
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