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Andrea Cuomo

Il ristorante in via Panfilo Castaldi a Milano, aperto da Giulia Litrenta (in sala) e Andrea Romanelli (in cucina), punta forte sulla felicità del cliente come se fosse un circolo in cui ciascuno è responsabile delle emozioni degli altri. Lo chef è un autodidatta un po’ anarchico ma molto creativo che ha guizzi molto interessanti che compensano ampiamente gli errori di ingenuità

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La Società del benessere

Un ristorante aperto da qualche settimana in via Palermo a Milano propone i piatti rivisitati della grande tradizione italiana, che grazie alla consulenza dello stellato Andrea Berton sono vivificati da un tocco di creatività. In cucina il bravo Rosario Miccolis. L’atmosfera anni Settanta e la buona qualità delle ricette lo rende un indirizzo davvero promettente

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Veramente, Gianmarco Venuto e Filippo Sironi

Una tenuta nel cuore della Provenza nata per volere di Sacha Lichine (e oggi per il 55 per cento appartenente a LVMH) per produrre il miglior rosé del mondo. Un vino, il Garrus, che rappresenta la massima espressione della Grenache e che ha una longevità da Champagne, e il Les Clans spiccatamente gastronomico

Andrea Cuomo
Château d'Esclans, il rosato diventa arte

Il ristorante tristellato in cima a Monte Mario esce da sette mesi di un profondo restauro con un volto tutto nuovo. Lo studio parigino Jouin+Manku ha creato uno spazio caldo e intimo con colori e materiali ispirati alla Città Eterna. Cambia anche il menu dello chef tedesco, sempre più orientato verso la salute e la sostenibilità. Ma senza dimenticare il sapore

Andrea Cuomo
La nuova Pergola di Beck, omaggio a Roma

Lo chef veneto da undici anni nel suo ristorante in Brera, a Milano, propone un pensiero gastronomico evoluto a prezzi davvero competitivi per la qualità e per il quartiere. La sua stella polare è l’italianità ma ora c’è ance un menu dedicato all’Alta Cucina Veneta. E poi un menu di cinque portate a 50 euro per avvicinare gli under 40 al fine dining

Andrea Cuomo
Canzian e l’alta cucina democratica

È l’Osteria del Cinema dell’Anteo di Milano, un locale che non si limita a sfamare frettolosamente gli spettatori prima o dopo la sala ma ha una precisa identità gastronomica grazie all’opera dello chef “romano der Perù” Vincenzo Artadi Carbajal e a un’atmosfera piacevole e rilassata, soprattutto nel bel giardino

Andrea Cuomo
Miro, un ristorante da film
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