Il governo del Mali ha fatto sapere che non accetta l'accordo siglato con la Ue sul rimpatrio dei cittadini maliani che sono irregolari in Europa

Il governo del Mali ha fatto sapere che non accetta l'accordo siglato con la Ue sul rimpatrio dei cittadini maliani che sono irregolari in Europa
Le missioni di pace in Somalia e in Repubblica Centrafricana sono sotto accusa per aver provocato morti innocenti e per non intervenire a difesa della popolazione civile
Sono sedute nella biblioteca dell’American University a Yola, nord est della Nigeria
Nell'ospedale di Medici senza Frontiere a Maiduguri, dove vivono donne e bambini che rischiano ogni giorno di morire
Le immagini del racconto prendono vita nitidamente, come se l’incubo si stesse materializzandodavanti a noi. I particolari della tragedia ci fanno sprofondare in un vortice di orrore, in cui veniamo trascinati, sempre più a fondo, in preda a un’angoscia dettata dalla violenza della narrazione
Gli Occhi della Guerra a Maiduguri, dove è nato il movimento jihadista Boko Haram: "La sua forza è la poverta"
Gino Doné, partigiano in Italia, è stato poi il solo europeo a partecipare alla rivoluzione di Fidel Castro, ha insegnato a Che Guevara a sparare durante l'addestramento in Messico ed è sopravvissuto allo sbarco del Granma
Si sono da poco concluse le elezioni in Montenegro. Secondo le prime proiezioni, il primo ministro Milo Djukanovic e il suo Partito Democratico dei Socialisti (DPS) sono saldamente in testa. Secondo i calcoli del Centro per il monitoraggio e la ricerca (CEMI), sulla base di un campione statistico, il Dps è al 41,1 per cento dei voti (36 dei 81 seggi in Parlamento). Seguono il Fronte Democratico (opposizione) al 20,3%, La Chiave al 10,7%, i democratici del Montenegro al 9.6% e i Socialdemocratici al 5%
Chiamatela pure Podgorica, l'attuale capitale del Montenegro, ma esplorandola, andando alla ricerca della sua intimità, delle sue paure, della sua solitudine, della sua sofferenza, ecco allora che scoprirete come la più importante città del piccolo Stato balcanico, che si appresta a trovarsi, tra 24 ore, ad affrontare le elezioni parlamentari e una sfida politica tra Nato e Russia, sia oggi, nella sua anima recondita e orgogliosa, revanscista e nostalgia, non l'attuale Podgorica ma, piuttosto, la vecchia Titograd: la città di Tito