Gianluca Lo Nostro

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Le Forze di difesa israeliane hanno condiviso un video di com'era prima e com'è adesso l'area dell'impatto dell'ordigno che ha colpito l'ospedale Al Ahli a Gaza City. Le Idf, servendosi di immagini dall'alto girate con un drone, sostengono che non essendoci né un cratere né danni agli edifici circostanti non possa essere stato un loro missile a causare l'esplosione e la conseguente morte di centinaia di civili palestinesi. Se si fosse trattato di un'arma israeliana, spiega l'esercito di Tel Aviv, non si sarebbe sviluppato soltanto un incendio in un parcheggio antistante, ma si sarebbe appunto formato un evidente e ampio buco nel terreno, come in altri attacchi di cui Israele è responsabile. Secondo le Idf, l'ospedale sarebbe stato distrutto da un razzo del Jihad Islamico, movimento islamista alleato di Hamas e attivo sulla Striscia di Gaza. La ricostruzione approfondisce così la versione iniziale di Tel Aviv, che ieri sera aveva reagito dichiarando – attraverso i suoi militari – che avrebbe indagato sugli eventi di Gaza City. "Il mondo intero dovrebbe saperlo: sono stati i brutali terroristi di Gaza a colpire l'ospedale di Gaza, non l'IDF. Chi uccide brutalmente i nostri figli uccide anche i propri figli", ha commentato il primo ministro Benjamin Netanyahu. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si è detto "indignato" per l'accaduto e ha dato mandato ai membri del team per la sicurezza nazionale della Casa Bianca di indagare per capire cosa è successo. (Israel Defense Forces)

Gianluca Lo Nostro
Il video dell'attacco all'ospedale di Gaza: ecco cos'è successo davvero

L'esercito israeliano ha pubblicato l'audio di una conversazione tra un ufficiale dell'intelligence militare e un abitante di Jabalya, città palestinese a nord di Gaza. "Ascoltate questa telefonata. Un residente di Gaza che cerca di evacuare verso sud racconta a un ufficiale dei servizi segreti delle Idf che Hamas non lo lascia partire", scrivono le forze armate nella didascalia pubblicata su X. "Stanno impedendo alle persone di andarsene", dice il cittadino palestinese all'inizio della chiamata. "Mi dica esattamente dove l'hanno fermata", risponde l'agente israeliano. "Quelli che sono qui vicino all'agenzia, ci stanno prendendo i documenti e le chiavi della macchina", replica l'abitante di Gaza. "Di chi sta parlando? Del movimento, di Hamas?", domanda l'ufficiale. "Sì, sì", conclude il civile. Israele ha denunciato il comportamento dei terroristi islamici che starebbero creando posti di blocco stradali per non consentire agli sfollati di riparare verso sud, come indicato dalle Idf che hanno annunciato l'apertura di alcuni corridoi per evacuare la popolazione. Il presidente Usa Joe Biden ha confermato che il suo Paese, in coordinamento con le Nazioni Unite, l'Egitto, la Giordania, Israele e altri nella regione, è al lavoro per garantire ai civili innocenti l'accesso all'acqua, al cibo e alle cure mediche.

Gianluca Lo Nostro
Civili bloccati da Hamas a Gaza: "Presi documenti e chiavi della macchina"
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