Guerra in Israele

Nuovi raid su Gaza, proteste in tutto il mondo arabo. Ok Egitto ad aprire Rafah per aiuti

Giorno dodici del conflitto in Medio Oriente. Tel Aviv accusa il Jihad Islamico e si difende mostrando un filmato: "Un loro razzo ha colpito l'ospedale di Gaza". All'Onu gli Usa pongono il veto per bloccare risoluzione

Nuovi raid su Gaza, proteste in tutto il mondo arabo. Ok Egitto ad aprire Rafah per aiuti | La diretta

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Israele mostra il video che inchioda i palestinesi: ecco chi c'è dietro la strage dell'ospedale di Gaza | La diretta

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La guerra tra Israele e Hamas è arrivata al suo 12esimo giorno. Oggi il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è atterrato in Israele, dove ha incontrato il gabinetto del governo di emergenza per discutere i piani militari con i leader israeliani. La missione del capo della Casa Bianca rischia però di non portare a casa i risultati sperati dopo che martedi sera l’ospedale Al Ahli a Gaza City è stato distrutto in un attacco che ha causato centinaia di vittime palestinesi.

Una delle conseguenze della strage nell’ospedale di Gaza è lo stop alla visita in Giordania di Biden, il quale aveva programmato un vertice a quattro ad Amman con il re giordano Abdullah II, il presidente egiziano al Sisi e il capo dell’Autorità Nazionale Palestinese (Anp), Abu Mazen. La dinamica del bombardamento non è ancora chiara: Hamas, l’Anp, la Turchia, la Giordania e altre nazioni arabe puntano il dito contro l’aviazione di Israele. Tel Aviv rigetta totalmente le accuse e parla invece di un razzo difettoso del Jihad Islamico, un movimento islamista alleato di Hamas sulla Striscia di Gaza. Le forze armate israeliane hanno diffuso un video del media arabo al Jazeera che mostrerebbe un razzo sparato da Gaza negli attimi antecedenti l’esplosione. In un secondo filmato, condiviso successivamente, le Israel Defense Forces (Idf) si difendono evidenziando l'assenza di un cratere nel sito dell'impatto. Biden si è detto "indignato" per l'accaduto e ha incaricato il team della sicurezza nazionale della Casa Bianca di capire cosa è successo ieri all'ospedale. Ecco tutte le notizie di mercoledì 18 ottobre.

Ok dell'Egitto ad aprire valico Rafah per gli aiuti

Il presidente egiziano Abdel Fattah al- Sisi si è detto d’accordo ad aprire il valico di Rafah, al confine con Gaza, per consentire il transito di venti camion con aiuti umanitari. Lo ha detto il presidente Usa Biden, secondo quanto riferito dall’agenzia Bloomberg.

Nuove bombe sulla Striscia

Secondo l'emittente tv Al Arabiya ci sarebbero nuove vittime dopo un bombardamento che ha preso di mira una scuola a Khan Younis, nella Striscia di Gaza. Al Arabiya ha attribuito a Israele la responsabilità del raid. Secondo l'emittente le ambulanze stanno trasportando le vittime all'ospedale Al-Nasir. Secondo un'altra emittente tv, al Jazeera, il bilancio del raid sarebbe di quattro morti e almeno 50 feriti.

Manifestazione contro la guerra in Israele, arresti

Il capo della polizia israeliana, Kobi Shabtai, ha affermato che le forze di polizia avranno "tolleranza zero" per le manifestazioni pro-Hamas in Israele. E a coloro che esprimono solidarietà con Gaza ha detto: "Lo metteremo sugli autobus e lo manderemo lì. Li aiuterò ad arrivare lì". Ad Haifa sono sei le persone arrestate durante una manifestazione pro-palestinese.

Si infiamma il mondo arabo

La protesta contro Israele ha infuocato piazze e luoghi simbolo di diverse città. I primi a scendere in piazza sono stati i palestinesi della Cisgiordania. A Ramallah la polizia controllata dall’Anp ha dovuto sparare in aria e tra la folla per disperdere le proteste. Un video diffuso da Al Jazeera mostra un blindato andare contro la folla e investire un manifestante. Un altro è stato ucciso da un proiettile sparato dalla polizia, vicino a Ramallah. Le prime proteste fuori dai terrirori palestinesi si sono registrate ad Amman, capitale della Giordania, dove in migliaia si sono radunati davanti all’ambasciata israeliana. Solo l’intervento delle forze di sicurezza ha impedito ai manifestanti di raggiungere l’interno dell’edificio. A Istanbul una folla ha invaso l’intera area dove si trova il consolato americano. Centinaia hanno protestato e acceso candele per le vittime a Rabat, in Marocco. In migliaia sono scesi in strada e in piazza al Cairo, in Egitto, mentre si registrano proteste di massa anche a Tunisi.

10mila in piazza ad Atene

Migliaia di persone hanno manifestato ad Atene. La polizia ha detto che circa 10.000 persone hanno risposto a un appello dei sindacati comunisti in solidarietà con il popolo palestinese. "Questo crimine ha una firma, Nato, Ue e israeliani", ha scandito la folla. La protesta è culminata vicino all’ambasciata israeliana, dove un cordone di polizia antisommossa ha sparato gas lacrimogeni contro i manifestanti.

Manifestazione al Congresso Usa

Centinaia di persone hanno manifestato davanti al Congresso degli Stati Uniti, a Washington DC, per chiedere il cessate a fuoco a Gaza. Le immagini mostrate dai media americani mostrano i manifestanti che indossano una maglietta nera con la scritta "Not in our name" (No nel nostro nome). Decine di arresti. La protesta è stata organizzata da due organizzazioni ebraiche che si battono per la liberazione dei palestinesi. Gli attivisti hanno sventolato cartelli con gli slogan "Ceasefire now" (cessate il fuoco ora), e "Jews say stop genocide of Palestinians" (gli ebrei dicono basta al genocidio dei palestinesi).

Ospedale di Gaza ripreso da un drone, Israele: "Non è stato attacco aereo"

In un nuovo video rilanciato dal canale ufficiale dell'aviazione israeliana, vengono mostrate le immagini di stamattina nell'area intorno all'ospedale di Gaza colpito ieri. "Si può vedere che i danni del razzo fallito del Jihad islamico sono nel parcheggio vicino e che non assomigliano a un cratere causato da un attacco aereo", ha spiegato il portavoce militare. "Inoltre, gli edifici attorno all'ospedale non sono stati danneggiati. Questa è un'ulteriore prova che le forze israeliane non hanno colpito quest'area", aggiunge. Nelle immagini si vede un buco di dimensioni contenute sull'asfalto e alcuni danni su un edificio giallo.

La visita di Biden in Israele

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha raggiunto Israele dove ha incontrato il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Biden è stato accolto all'aeroporto di Tel Aviv dal presidente israeliano Isaac Herzog e da Netanyahu, che lo hanno abbracciato. "Benvenuto presidente. Dio ti benedica per proteggere la nazione di Israele", ha detto Herzog al suo omologo americano. Il viaggio del presidente statunitense è proseguito con la riunione del gabinetto di guerra e un incontro con i familiari degli ostaggi e Rachel Edri, la donna che ha distratto i combattenti di Hamas a Okafim prima dell'arrivo dei soldati israeliani.

"Dobbiamo tener presente che Hamas non rappresenta tutto il popolo palestinese, ha sempre portato sofferenza e i suoi orrori fanno sembrare l'Isis razionale", ha commentato Biden durante un punto stampa insieme a Netanyahu. "L'America è in lutto con voi e sta piangendo con voi", ha aggiunto il presidente democratico, che ha poi precisato che dalle informazioni mostrategli dal Pentagono non sembrerebbe essere Israele il responsabile della strage nell'ospedale di Gaza. "In base a quello che ho visto sembra che fosse dall'altra parte, ma ci sono molte persone là fuori che non ne sono sicure", ha evidenziato Biden. "Il mondo – ha risposto invece Netanyahu – vede il tuo sostegno dal momento in cui Israele è stata attaccata. Hai tracciato una linea chiara tra le forze della civiltà e quelle della barbarie. Hai descritto ciò che ha fatto Hamas come pura malvagità, è esattamente questo".

Il presidente Usa ha sentito al telefono il capo dell'Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas e il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, che avrebbe dovuto vedere in Giordania. Il portavoce di Hamas, Osama Hamdan, ha attaccato Biden per aver difeso Israele dalle accuse della strage nell'ospedale di ieri. "Il fatto che il presidente americano adotti la versione israeliana, in particolare quella relativa al massacro dell’ospedale, conferma che l’amministrazione americana sostiene ciecamente Israele e che è complice di questi massacri", ha affermato Hamdan in conferenza stampa. Biden è ripartito dall'aeroporto Ben Gurion di Tev Aviv dopo la visita in Israele durata circa 7 ore.

Il presidente Usa dopo il viaggio

Biden fa sapere di non aver offerto truppe americane a Israele nel caso Hezbollah attaccasse e iniziasse una guerra. Lo ha detto lo stesso presidente, secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg. "Sono stato schietto con Israele" sulla necessità di aiuti umanitari a Gaza, ha aggiunto il presidente a bordo dell’Air Force One.

Asse tra Egitto e Usa

Si è svolto un colloquio tra il presidente Usa, Joe Biden, e il presidente egiziano, Abdel Fattah al- Sisi. I due leader, informa la Casa Bianca, hanno discusso del coordinamento per fornire assistenza umanitaria a Gaza e dei meccanismi per garantire che gli aiuti siano distribuiti a beneficio della popolazione civile. Biden e al- Sisi hanno convenuto di lavorare insieme per favorire una risposta internazionale urgente e forte all'appello umanitario delle Nazioni Unite. Si sono detti d'accordo sulla necessità di preservare la stabilità in Medio Oriente, prevenire l'escalation del conflitto e creare le circostanze per una pace duratura e permanente nella regione. I due leader hanno riaffermato il loro impegno per un partenariato strategico tra Stati Uniti ed Egitto.

Aiuti umanitari dall'Egitto: la promessa di Tel Aviv

"Israele non impedira l'aiuto umanitario dall'Egitto finchè si tratta di alimenti, acqua e medicinali per la popolazione civile nel sud della Striscia di Gaza", così l'ufficio del primo ministro israeliano sugli aiuti umanitari a Gaza. "Israele – prosegue – autorizzerà alcun aiuto umanitario dal proprio territorio verso la Striscia di Gaza fino al momento in cui gli ostaggi non saranno restituiti".

Usa, sanzioni a 10 membri di Hamas

Il dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato nuove sanzioni contro 10 persone appartenenti ad Hamas. Il provvedimento, in vigore da oggi, riguarda anche i facilitatori del gruppo che operano in Sudan, Turchia, Algeria e Qatar. Il governo americano ha preso di mira un portafoglio segreto di investimenti di Hamas, un intermediario finanziario con sede in Qatar e con stretti legami con il regime iraniano, un comandante chiave di Hamas, nonché uno scambio di valuta virtuale con sede a Gaza.

Evacuate le ambasciate israeliane

Israele ha evacuato lo staff delle proprie ambasciate in Marocco ed Egitto a causa delle manifestazioni di protesta che si stanno tenendo nel mondo arabo-islamico in solidarietà con la Striscia di Gaza, sottoposta a intensi bombardamenti da oltre una settimana dopo l'attacco di Hamas. Lo riferisce Yedioth Ahronoth, precisando che in tutte le rappresentanze diplomatiche israeliane nel mondo è stato alzato il livello di allerta.

Al Jazeera illegale in Israele

Il governo israeliano è pronto a vietare al media qatariota Al Jazeera di operare nel Paese. La decisione, annunciata per primo dal ministro per le Comunicazioni Shloma Karhi, è stata approvata dal procuratore generale Gali Baharav Miara. Israele accusa Al Jazeera di fare propaganda pro-Hamas e di mettere in pericolo la vita dei suoi militari. "È inconcepibile che i messaggi dei portavoce di Hamas passino attraverso questa emittente", ha spiegato il ministro Karhi qualche giorno fa.

Nuovi razzi da Gaza

È ripreso il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza verso il sud di Israele. Nelle ultime ore sono risuonati gli allarmi nelle città di Sderot, Nahal Oz, Kissufim e Ashkelon. Non risultano danni a persone o cose.

Ospedali palestinesi in sovraccarico

Gli ospedali di Gaza sono al collasso. La clinica di Shifa, che è anche la struttura sanitaria più grande della città palestinese, esaurità tutto il carburante oggi. Lo riferisce Mohammed Abu Selmia, direttore generale dell'ospedale dove sono in cura numerosi pazienti in gravi condizioni. "Tutti i feriti sono in una situazione terribile", ha detto all'Associated Press. "Una giovane donna – ha aggiunto – a cui sono stati amputati gli arti, un bambino a cui sono usciti gli intestini, molti altri hanno avuto amputazioni degli arti, emorragie al cervello, al fegato e alla milza".

Nelle altre strutture la situazione è esacerbata dalla carenza di medicinali e dal numero sempre più ridotto di medici. La maggior parte dei dottori e degli infermieri è infatti fuggita per riunirsi con le loro famiglie. "Nel reparto ustionati dell'ospedale Al Shifa sono presenti solo un chirurgo, un anestesista e non ci sono infermieri. Non so cosa succederà domani e dove saremo", ha spiegato Mohammed Abu Mughaiseeb, vicecoordinatore medico di Medici Senza Frontiere a Gaza.

La proposta dell'Egitto sui rifugiati palestinesi

"Se Israele lo desidera, può deportare i palestinesi da Gaza nel deserto del Negev e riportarli nella Striscia alla fine della guerra". Lo ha affermato il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, ribadendo la sua opposizione allo sfollamento forzato dei palestinesi da Gaza. al-Sisi ha avuto un faccia a faccia al Cairo col cancelliere tedesco Olaf Scholz.

Sciopero generale in Cisgiordania

Uno sciopero generale è stato annunciato in Cisgiordania per protestare contro l'attacco all'ospedale di Gaza che Hamas e Jihad attribuiscono ad Israele. Responsabilità che l'esercito israeliano ha respinto fornendo alcune prove che addossano il fatto alla Jihad islamica per un suo razzo difettoso. Lo sciopero generale è stato proclamato dalle "forze nazionali e islamiche" del nord della Cisgiordania ma si è poi esteso nel resto dei Territori, secondo quanto riporta l'agenzia Wafa.

Il parcheggio vicino all'ospedale Al Ahly di Gaza dopo l'esplosione di ieri
Il parcheggio vicino all'ospedale Al Ahly di Gaza dopo l'esplosione di ieri.

La Russia: "Israele dimostri che non è coinvolto"

Israele dovrà dimostrare con immagini satellitari che non è stato coinvolto nell'attacco contro l'ospedale di al Ahli a Gaza City. A dirlo è la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ha definito il raid un "crimine scioccante" e un "atto disumano".

Gaza, verso nuova evacuazione

L'esercito israeliano è tornato a chiedere ai residenti del nord della Striscia di Gaza e di Gaza City di evacuare verso sud, in particolare nell'area di al-Mawasi, verso la quale "saranno incanalati gli aiuti umanitari internazionali se necessario", ha dichiarato il portavoce delle Idf.

Von der Leyen: "Sì a diritto autodifesa Israele, ma in linea con diritto internazionale"

"Israele ha il diritto all'autodifesa, in linea con il diritto internazionale. I membri di Hamas sono terroristi. Anche il popolo palestinese soffre di questo terrore. E dobbiamo sostenerli. E non c'è alcuna contraddizione tra essere solidali con Israele e agire in risposta ai bisogni umanitari dei palestinesi". Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, parlando alla plenaria dell'Europarlamento a Strasburgo.

Uccisi altri due comandanti di Hamas a Gaza

L'esercito israeliano ha annunciato l'eliminazione di altri due comandanti di Hamas attivi a Gaza: Muhammad Awdallah, che guidava il gruppo dei missili anticarro nella città, e Akram Hijazi, comandante delle forze navali. I due terroristi sono stati uccisi in un raid coordinato dall'intelligence interna (Shin Bet) e da quella militare.

Missili e artiglieria al confine con il Libano

Israele ha bombardato le postazioni militari nell'area di Shtula e al confine con il Libano in risposta al lancio di missili anticarro che avevano come bersaglio i soldati israeliani. "L'esercito sta sparando con l'artiglieria sul luogo del bombardamento", scrivono le Idf sul loro canale Telegram. Gli Stati Uniti hanno sconsigliato ai cittadini americani di viaggiare in Libano: il dipartimento di Stato ha alzato l'avviso di allerta per il Paese dei cedri al livello 4. Un alto rappresentante di Hezbollah, partito armato libanese, ha confermato davanti a una folla nella periferia di Beirut che decine di migliaia di guerriglieri appartenenti all'organizzazione sono pronti alla guerra contro Israele.

Palestinesi chiedono indagine sull'ospedale bombardato

L'Autorità Palestinese chiede alla Corte penale internazionale (CPI) di compiere un'indagine sull'attacco all'ospedale di Gaza, come ha detto la sua rappresentante in Francia Hala Abou Hassira. "Lo Stato palestinese ha depositato oggi un dossier presso la Corte penale internazionale per un'indagine su questo crimine. Abbiamo bisogno di un'indagine internazionale".

Suonano le sirene di allarme a Tel Aviv

In serata tornano a suonare, a Tel Aviv e nella zona centrale di Israele, le sirene di allarme antiaereo.

Abu Mazen: "Non passerà il piano di Israele"

Il presidente palestinese Abu Mazen ha detto che il piano israeliano di sfollare i palestinesi dalla loro patria "non passerà e lo affronteremo con tutti i mezzi. Il nostro popolo non si inginocchierà, non si arrenderà e prevarrà". Per il leader palestinese "il bombardamento da parte di Israele dell’ospedale battista di Gaza City è una grande calamità e un atroce crimine di guerra, che non può essere tollerato o lasciato passare senza responsabilità".

Ministro Esteri Israele: "A fine guerra territorio di Gaza diminuirà"

"Alla fine di questa guerra, non solo Hamas non sarà più a Gaza, ma anche il territorio di Gaza diminuirà". Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen ad Army Radio, secondo quanto riportato dal Times of Israel.

Ue: rischi di esecuzioni di Hamas in diretta sui social

Il commissario al Mercato interno Thierry Breton in audizione al Parlamento europeo ha detto: "Nell'ambito degli scambi con le piattaforme abbiamo specificamente chiesto loro di prepararsi ai rischi di diffusione in diretta di esecuzioni, ad esempio da parte di Hamas. È un rischio imminente da cui dobbiamo proteggere tutti i cittadini" assicurandoci che "le piattaforme siano ben preparate e abbiano fatto tutto il necessario".

All'Onu veto degli Usa e astensione Russia e Gb

Una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu chiedeva una "pausa umanitaria" tra Israele e Hamas, ma non è passata per il veto posto dagli Usa in quanto il testo non rispettava il diritto di Israele a difendersi. Dodici dei 15 membri del Consiglio hanno votato a favore, Russia e il Regno Unito si sono astenuti. "Gli Stati Uniti sono delusi da questa risoluzione che non menziona i diritti di autodifesa di Israele", ha dichiarato l’ambasciatore Usa alle Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield.

Erdogan: "Raggiunto il livello di un genocidio"

"Il massacro di Gaza ha assunto un'altra dimensione con l'attacco atroce contro l'ospedale battista al-Ahli - ha dichiarato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan -. Condanno gli autori di questo attacco, che costituisce un crimine contro l'umanità e raggiunge il livello di un genocidio contro la popolazione di Gaza".

Blinken chiede al G7 aiuti per Israele

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha parlato ieri con i Paesi del G7 riguardo al loro sostegno a Israele e al loro impegno condiviso per l’autodifesa di Israele. Lo rende noto il Dipartimento di Stato, citato dal quotidiano israeliano Haaretz.

Richiesti inoltre il rilascio degli ostaggi e modalità per garantire che gli aiuti umanitari raggiungano i civili a Gaza.

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