Guerra in Israele

Liberati due ostaggi americani. Ucciso "l'ingegnere" di Hamas | La diretta

Giorno di guerra numero quattordici. Sempre più vicina l'incursione terrestre sulla Striscia, mentre gli Stati Uniti intercettano missili contro Israele. Il presidente Usa Biden: "Valico di Rafah aperto in 24-48 ore". Le ultime notizie

Liberati due ostaggi americani. Ucciso "l'ingegnere" di Hamas | La diretta

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Israele, attacco imminente a Gaza. Missili dallo Yemen, Biden: "Vittoria vitale” | La diretta

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È il quattordicesimo giorno di guerra tra Israele e Hamas. L’operazione di terra nella Striscia di Gaza è sempre più vicina. "Le nostre forze armate continuano a prepararsi per la prossima fase della guerra, il 'Timrun' (la manovra, ndr)", ha rivelato il portavoce delle Idf Daniel Hagari. Il contesto regionale e internazionale diventa sempre più incerto: ieri una nave da guerra statunitense nel Mar Rosso ha intercettato dei missili provenienti dallo Yemen e diretti contro Israele, mentre una base militare che ospita soldati Usa in Iraq è stata attaccata da decine di droni. Nella notte italiana il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha tenuto un importante discorso alla nazione. Biden ha ammesso che il conflitto in corso potrebbe estendersi ad altre parti del mondo e ha collegato lo scontro in Israele alla guerra in Ucraina: per il capo della Casa Bianca la vittoria degli alleati in questi due teatri è vitale per l’America. Il presidente americano ha inoltre annunciato un nuovo pacchetto di emergenza destinato ai due Paesi. In totale saranno stanziati 100 miliardi, di cui 60 a Kiev e 14 a Tel Aviv. Domani, inoltre, il capo del governo italiano Giorgia Meloni si recherà al Cairo per partecipare al vertice internazionale della pace organizzato in Egitto. Ecco le notizie di oggi, venerdì 20 ottobre.

"A Israele arrivarono segnali di un imminente attacco"

I vertici dei servizi di sicurezza israeliani ricevettero "segnali indicatori" di un imminente attacco, anche se su scala molto minore rispetto a quanto è avvenuto, più di due ore prima del devastante assalto di Hamas, la mattina di sabato 7 ottobre. A renderlo noto è l'emittente israeliana Channel 12. Le indicazioni "concrete", prosegue l'emittente, citata da Times of Israel, indicavano una probabile "battaglia" quel giorno, in cui dei terroristi avrebbro tentato di infiltrarsi oltre il confine, prendere il controllo di una o due comunità e/o tentare di effettuare dei rapimenti. Le informazioni furono discusse durante una consultazione che coinvolse alti funzionari militari e lo Shin Bet, oltre al capo di stato maggiore delle Forze di difesa Herzi Halevi. Non fu diramato, però, alcun allarme. La consultazione ha avuto luogo intorno alle 4 del mattino, secondo l'emittente. L'assalto è iniziato alle 6.29.

Biden: "Intesa con Israele-Egitto, Rafah apre in 24-48 ore"

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, fa sapere di aver raggiunto un accordo con Israele ed Egitto per l’apertura del valico di Rafah nelle prossime 24-48 ore, quando arriveranno i primi 12 camion di aiuti a Gaza.

Hamas libera due ostaggi americani

Il gruppo terroristico palestinese sostiene di aver liberato due ostaggi, madre e figlia, con cittadinanza americana. Questo - ha detto Hamas - per "dimostrare al popolo americano quanto siano errate le affermazioni di Biden e della sua amministrazione fascista". Hamas ha poi ringraziato la mediazione del Qatar. Soddisfazione dalla Casa Bianca: "Oggi abbiamo assicurato il rilascio di due americani presi in ostaggio da Hamas", che saranno ora presto con le loro famiglie, ha detto Joe Biden. "Ringrazio il governo del Qatar e quello di Israele per la loro partnership in questo lavoro", aggiunge Biden precisando che gli sforzi dell’amminsitrazioen andranno avanti per assicurare il rilascio degli altri ostaggi.

Erdogan: "A Gaza è genocidio, Israele fermi le operazioni"

"Ribadisco il nostro appello all’amministrazione israeliana a non ampliare ai civili la portata dei suoi attacchi e fermare immediatamente le operazioni che stanno per diventare un genocidio", ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan parlando delle operazioni israeliane su Gaza. "Israele, invece di correggere i propri errori e agire con la saggezza di uno Stato, si sta comportando come un’organizzazione, spesso incitata da attori esterni alla regione", ha aggiunto il presidente turco.

Ucciso capo sviluppo armi di Hamas

L’esercito israeliano ha ucciso un agente di alto livello dell’unità di sviluppo delle armi strategiche di Hamas. Si tratta di Mahmud Sabih, ingegnere senior e capo unità nel dipartimento progetti e sviluppo di Hamas. La sua struttura avrebbe operato per incrementare le capacità belliche di Hamas, scambiando informazioni con organizzazioni terroristiche in Medio Oriente. In particolare, Mahumd Sabih lavorava ad acquisire informazioni per la produzione di armi e droni.

Onu: "Evacuare subito le scuole con i rifugiati palestinesi"

L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha chiesto di evacuare molte delle sue scuole dove i palestinesi si sono rifugiati a Gaza City, ritenendo che i luoghi "non siano più sicuri" dopo aver ricevuto un avvertimento israeliano. "Siamo stati informati da Israele della necessità di evacuare queste infrastrutture il più rapidamente possibile", ha affermato l’Unrwa in una nota. "Abbiamo fatto quello che potevamo per protestare e respingere questa decisione, ma la conclusione è che d’ora in poi le nostre infrastrutture non saranno più sicure".

Il piano di attacco a Gaza: tre fasi, poi nuovo regime

Un piano in tre fasi per distruggere la minaccia terroristica. Così il ministro della Difesa Yoav Gallant ha descritto la strategia israeliana per attaccare Hamas nella Striscia di Gaza. Si inizierà con un "impegno prolungato di fuoco con una manovra di terra per l'eliminazione dei membri di Hamas e delle strutture della fazione"; successivamente partirà una seconda fase, detta "intermedia", che servirà per azzerare i "nidi di resistenza". La terza e ultima parte si concluderà quando si potrà ragionare sulla "creazione di un nuovo regime di sicurezza sia per i cittadini di Israele sia per gli stessi abitanti di Gaza". Gallant ha avvertito però che il suo Paese non intende "controllare la vita" delle persone una volta che i soldati saranno entrati nella Striscia.

Ancora chiuso il valico di Rafah

Il valico di Rafah potrebbe restare chiuso per tutta la durata della giornata odierna. 20 camion carichi di aiuti umanitari dovrebbero attraversare la strada che collega la parte sud della Striscia di Gaza con l'Egitto, ma molto probabilmente il loro passaggio slitterà al weekend. I mezzi trasportano cibo, acqua e medicinali, ma non il carburante, com'è stato stabilito dall'accordo a tre tra Usa, Egitto e Israele. Gli scavatori egiziani sono al lavoro per riparare l'attraversamento.

Tajani: "Lavoriamo per uscita italiani da Gaza"

La Farnesina è al lavoro per l'evaucazione sicura dei 15 italiani rimasti a Gaza. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, atterrato a Tunisi. "Vediamo quali saranno i tempi per l'apertura del valico di Rafah", ha commentato il vicepremier italiano. "Serve – ha aggiunto il leader di Forza Italia – un accordo tra Israeliani ed egiziani per far arrivare gli aiuti umanitari, ci sono problemi organizzativi e io mi auguro che tutti insieme si possa lavorare per far uscire anche i nostri 12-15 italiani che sono nella Striscia di Gaza, potrebbero passare attraverso il valico di Rafah insieme ad altri occidentali e far contemporaneamente arrivare alla popolazione civile gli aiuti umanitari".

Quasi 5.000 feriti in Israele

È salito a 4.834 il numero dei feriti in Israele per l'attacco sferrato da Hamas il 7 ottobre scorso, secondo gli ultimi dati forniti dal ministero della Salute israeliano. 301 sono ricoverati in ospedale, mentre 48 sono in gravi condizioni. Le vittime confermate sono 1.400.

Missili dallo Yemen, Israele "pronto a proteggersi"

"Siamo pronti a proteggerci da potenziali attacchi da parte degli Houthi sostenuti dall'Iran". Così si è espresso il portavoce militare israeliano Daniel Hagari sull'intercettazione da parte degli Stati Uniti di alcuni missili lanciati dai ribelli yemeniti pro-Teheran contro il suo Paese. "Israele – ha continuato Hagari – ha alcune delle migliori difese aeree del mondo ed è preparato ad affrontare minacce come queste".

L'esercito israeliano: "Gli ostaggi di Hamas sono vivi"

La maggior parte degli ostaggi in mano ad Hamas è ancora viva. Lo rende noto l'esercito israeliano. Le Idf fanno sapere che dei civili sequestrati, una decina avrebbero più di 60 anni, mentre 20 sarebbero bambini.

L'affondo dell'Iran contro Israele

Servono "misure serie" per "prevenire i crimini del regime israeliano" nei confronti dei civili palestinesi a Gaza ai quali va garantito il sostegno umanitario. È questo il messaggio emerso dal colloquio tra il capo di stato maggiore delle forze armate iraniane, Mohammad Bagheri, e il ministro della Difesa turco Yashar Guler.

Razzi da Gaza, allarme vicino Gerusalemme

Risuona l'allarme antiaereo nelle comunità di Mefalsim e Nir Am. Hamas ha ripreso a lanciare razzi da Gaza dopo una "pausa" di 11 ore. Nel mirino dei terroristi anche Aderet, una comunità agricola localizzata vicino a Gerusalemme. Hamas ha rivendicato l'operazione sulla città, dove però non è scattato nessun avviso.

Raid contro Hezbollah

L’aviazione israeliana ha bombardato le infrastrutture di Hezbollah al confine con il Libano. Lo scrivono su Telegram le Forze di Difesa (Idf), precisando che nell’attacco i jet militari hanno eliminato tre terroristi che hanno provato a lanciare missili anticarro contro Israele.
Circa 30 razzi sono stati lanciati dal Libano verso Monte Dov, nel nord di Israele, a ridosso del confine. Lo ha riferito il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari, citato dai media israeliani. Le Idf hanno risposto con il fuoco di artiglieria verso il Libano, "uccidendo un'unità di terroristi che stava sparando colpi di mortaio verso il territorio israeliano".

100 obiettivi di Hamas distrutti a Gaza

L'esercito israeliano ha colpito e distrutto più di 100 obiettivi legati ad Hamas a Gaza. Una delle vittime degli attacchi è Amjad Majed Muhammad Abu 'Odeh del comando navale dell'organizzazione palestinese. Centrati anche un tunnel, depositi di armi e i centri operativi di comando. Tel Aviv ha eliminato anche una squadra di lanciatori di razzi.

Soldati israeliani si esercitano in una località militare segreta al confine con Gaza
Soldati israeliani si esercitano in una località militare segreta al confine con Gaza.

Evacuata città al confine col Libano

È in corso l'evacuazione di Kiryat Shmona, città israeliana situata a due km dalla frontiera con il Libano. Ne dà notizia il ministero della Difesa di Israele. A Kiryat Shmona vivono circa 20mila persone. La decisione delle autorità è stata presa come precauzione ai continui scambi di fuoco tra i combattenti di Hezbollah e le forze di difesa di Tel Aviv.

Arrestato 18enne palestinese: "Pianificava attacchi"

Le autorità israeliane hanno arrestato un 18enne palestinese residente a Ramallah che si trovava illegalmente nel Paese. Tel Aviv ha accusato il giovane di aver rubato un'automobile con lo scopo di attaccare i soldati stanziati al checkpoint di Hizma, in Cisgiordania. Dall'interrogatorio è emerso anche che il 18enne è un simpatizzante di Hamas.

Danneggiata la chiesa greco-ortodossa di San Porfirio

Bombardata la chiesa ortodossa nella Striscia di Gaza, dove erano rifugiate famiglie sfollate di palestinesi, in cui sono rimaste uccise almeno 18 persone. L’esercito israeliano ha riconosciuto di "aver colpito un muro vicino» alla chiesa in un attacco aereo". E precisa: "La chiesa non era l'obiettivo del nostro raid". Secondo le forze armate israeliane l'obiettivo dei caccia era un centro di comando e controllo di Hamas, da dove venivano lanciati razzi e colpi di mortaio. Nel corso del bombardamento è crollato un muro della chiesa, ammettono poi gli israeliani. Dal Patriarcato Greco Ortodosso di Gerusalemme arriva la condanna di quello che viene descritto come "un bombardamento israeliano contro una delle nostre chiese a Gaza City".

Le forze di pace delle Nazioni Unite in Libano (Unifil) pattugliano il confine libanese-israeliano a Odeissah, nel sud del Libano
Le forze di pace delle Nazioni Unite in Libano (Unifil) pattugliano il confine libanese-israeliano a Odeissah, nel sud del Libano.

Colpita base Usa a Baghdad nella notte

Le basi Usa in Iraq sono sotto tiro. Dopo l'assalto sventato ieri sull'installazione di al-Asad, la polizia irachena ha riferito di un nuovo lancio di razzi contro le postazioni dell'esercito statunitense vicino a Baghdad.

"Sebbene – ha commentato il portavoce del Pentagono Pat Ryder citato dalla Reuters –non abbia intenzione di prevedere alcuna risposta potenziale a questi attacchi, dirò che adotteremo tutte le azioni necessarie per difendere le forze statunitensi e della coalizione da qualsiasi minaccia".

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