Giovanni Toti

C’è un uso politico della giustizia, ma ci sono anche una politica e un giornalismo militante che della giustizia si servono per giustificare pregiudizi estranei alla sfera del diritto. E questa sarà la riforma più difficile da fare. Si possono separare le carriere, si possono scrivere leggi migliori, ma la voglia giacobina di utilizzare un passaggio giuridico, ancorché preliminare e irrilevante per lo stesso ordinamento codificato, ai fini di un’anticipata condanna morale è comportamento iscritto nel dna di gran parte del Paese.

Giovanni Toti
Santanchè, la politica sbaglia più dei pm

Il caos treni imputato a Salvini e l'accusa alle forze dell'ordine per la morte di Ramy sono due esempi di polemiche assurde. Due esempi di ragionamenti fuori da ogni logica, da ogni effetto e causa che si concatenano. Il commento di Giovanni Toti

Giovanni Toti
Dai treni a Ramy le due polemiche assurde all'italiana

La sinistra vuole alleati al centro, consapevole del fatto che non vi è compatibilità tra questa parte politica e il cosiddetto "campo largo", ma costretta a cercare lì i voti necessari a vincere le elezioni. Nel passato recente e lontano, in particolare con Prodi e Renzi, si è reso evidente il fatto che un "matrimonio" del genere non è in grado di reggere. E a maggior ragione oggi, con le forze di opposizione tirate da ogni lato da pulsioni estremiste, questa incompatibilità è più chiara che mai

Giovanni Toti
Il paradosso della sinistra che guarda al centro

Sono favorevole a qualunque cosa apra il mercato e generi concorrenza nel nostro Paese, ma non capisco cosa si metta a gara nel caso del Festival di Sanremo. Si tratta di un evento particolare, che dagli anni '50 accompagna le nostre vite. Non è solo un servizio o un bene, quindi aprire i bandi proprio per questo, con tutto quello per cui avrebbe più senso, mi sembra abbastanza incomprensibile

Giovanni Toti
Vi spiego perché il Festival di Sanremo non è solo un servizio

La Corte penale internazionale dell’Aia (Cpi) ha emesso un mandato di cattura per il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa, Yoav Gallant e, con loro, per il capo dell’ala militare di Hamas, Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri (come Mohammed Deif). I tre giudici hanno deciso all’unanimità sulla base delle accuse di crimini contro l’umanità e crimini di guerra per Gallant e Netanyahu, mentre per Deif l’accusa è per il massacro del 7 ottobre contro Israele. La Corte sostiene “ragionevolmente fondata” l’ipotesi che Netanyahu e Gallant abbiano la responsabilità penale dei crimini di loro competenza. Sono d'accordo con il ministro degli esteri Tajani che dice: "Mandato di arresto Netanyahu non serve alla pace, cambiamo regole di ingaggio per Unifil". Ecco, affidare a dei giudici il giudizio storico sul perché le persone imbracciano i fucili è sempre un rischio in quanto si potrebbe giudicare la storia nel modo sbagliato. Infine, io credo che nascondersi dietro alle toghe dell'Aia non aiuterà a portare la pace in Medio Oriente ne tantomeno l'Europa a trovare la consapevolezza tra ha torto e chi ha ragione nella storia.

Giovanni Toti
Netanyahu condannato come Mohammed Deif. La differenza tra storia e giudizio storico

Qualche breve considerazione sulla stagione sindacale che accompagna l'approvazione della manovra. Credo che l'opposizione politica dietro queste azioni sia evidente dal momento che questa legge di Stabilità prudente non contiene riforme tali da giustificare proteste così violente. Parte del mondo sindacale dimostra quindi un'ostilità pregiudiziale che non è degno di quel riformismo sindacale che è invece grande tradizione del nostro Paese.

Giovanni Toti
L'ostilità politica dei sindacati

Qualche considerazione dopo il voto in Liguria. A partire dal peso dell'inchiesta che sembrava qualcosa di gigantesco, ma che così non è stata valutata dai cittadini, che anzi hanno scelto di continuare sul percorso tracciato dalla mia amministrazione. Poi la coalizione di centrosinistra che sembrava avere il vento in poppa, si è sfaldata sotto il peso delle contraddizioni. E, ultima annotazione, il centrodestra vince grazie alle liste civiche, segno che la vicinanza alla gente è ancora qualcosa di cui c'è ancora profondo bisogno.

Giovanni Toti
La lezione della Liguria

Lo spot contro l'evasione diffuso dal governo va contro il profondo Dna liberale della coalizione di centrodestra, perché esalta un'attività poliziesca di repressione, rappresenta l'evasore tipo come il tronfio plutocrate capitalista che una certa sinistra vuole descrivere e va nella direzione dei regimi che, quando le cose non vanno, individuano un nemico per il popolo

Giovanni Toti
Lo spot anti-evasori che va contro il Dna del centrodestra liberale

Ammettiamo pure che il processo a Salvini sia legittimo, cosa che non credo. Ma chi è in quella vicenda chi è il rapitore di chi? Di certo non il leader della Lega che c'entra poco con il fatto che i migranti siano stati caricati a bordo di una nave e non fatti sbarcare nel primo porto sicuro disponibile. Se è assurdo lo scontro tra politica e magistratura, è ancora più assurdo nel merito quello che sta avvenendo nell'aula bunker di quel carcere palermitano.

Giovanni Toti
Chi ha rapito chi? Il surreale processo a Salvini
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