
Débâcle della sinistra: sommando tutti i voti tocca appena il 36%, solo nel 1969 ottenne meno consensi

François de la Brosse, luomo comunicazione: «Abbiamo puntato sulla sua identità che è marcata e su un tema forte: il valore lavoro»


Oggi 44,5 milioni di francesi alle urne. Regna l’incertezza: nessuno dei quattro principali contendenti ha la certezza di conquistare il ballottaggio. Secondo i sondaggi, i favoriti Sarkozy, Royal, Bayrou e Le Pen raccolti in una manciata di punti, tra il 26 e il 18 per cento. Si sono già espressi gli elettori d’Oltremare
Parla Max Gallo, l'ex portavoce del presidente socialista Mitterand: "Sulla questione dell'identità nazionale, molto sentita dai cittadini, la gauche sa solo inalberarsi e denunciare derive reazionarie". A proposito della Royal: "Non basta sventolare bandierine, bisogna approfondire le questioni e Ségolène non lo fa. Può ancora vincere, ma non per la capacità d'interpretare la società"
Durissime critiche da socialisti, centristi, comunisti e anche da Le Pen. Ma il candidato della destra non si scompone e parla di valori. Chiusa la campagna elettorale, domenica i francesi saranno alle urne per il primo turno delle elezioni presidenziali. Il leader dell’Ump sempre in testa nei sondaggi. La Royal pensa al ballottaggio e cerca i consensi del Pc e dei trotzkisti
A 6 giorni dalle elezioni per l’Eliseo il Ps teme il sorpasso ai danni di Ségolène al primo turno e si appella all’unità della "gauche"