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Sotto i colpi dell'artiglieria russa, decine di migliaia di cittadini ucraini hanno lasciato il loro Paese per mettersi in salvo

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Civili in fuga dalla guerra

Giovani arditi e anziani coraggiosi non lasciano le loro abitazioni nè la loro patria. Tra le vie delle città bombardate, c'è ancora vita in mezzo alle macerie.

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La distruzione nelle città ucraine

Mezzi d'artiglieria in uso o abbandonati caratterizzano il panorama ucraino nelle zone dove si sono consumati gli scontri più intensi contro l'esercito di Mosca

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Armi e relitti della guerra

Con mezzi di fortuna e bombe fatte in casa, gli ucraini che sono rimasti nelle loro città si sono armati per respingere l'esercito russo e difendere le proprie abitazioni

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Le milizie popolari ucraine

Organizzazioni internazionali non-profit e legate alla Chiesa si sono mobilitate fin dalle prime settimane del conflitto per assistere la popoalzione ucraina con cibo e vestiti per affrontare i freddi mesi invernali

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Aiuti umanitari alla popolazione ucraina

Gli attacchi russi troppo spesso non hanno fatto differenze tra obiettivi civili e militari. La ricostruzione ucraina si preannuncia lunga e costosa.

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Le macerie e la distruzione in Ucraina

Eroi nazionali e simbolo di resistenza all'aggressore ma anche giovani uomini stremati e spaventati: i soldati ucraini, forti dei mezzi e del sostegno occidentale, sostengono lo sforzo bellico contro la Russia

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I soldati di Kiev al fronte

Ha scelto il giorno di San Valentino la Ferrari per svelare la SF-23, la nuova monoposto che con Charles Leclerc e Carlos Sainz darà la caccia a quel titolo mondiale che manca da 16 anni. La nuova era targata Fred Vasseur -(nuovo team principal della Rossa) è cominciata a Fiorano con la presentazione davanti a 500 fortunati tifosi che hanno potuto assistere dal vivo ai primi giri della monoposto e sentire il rombo della nuova vettura

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La Ferrari si svela il giorno si San Valentino

Attacco a colpi d’arma da fuoco avvenuto a Neve Yaakov, rione ortodosso di Gerusalemme, avvenuto in due fasi: prima davanti alla sinagoga poi in un punto poco più avanti. "Una operazione eroica", è stata definita dalla Jihad islamica, mentre Hamas ha affermato che si è trattato di una "vendetta per i morti di Jenin"

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Attentato a Geusalemme davanti alla sinagoga
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