

Siamo andati a Damasco a conoscere tutte le persone che compongono lo staff del presidente Assad

Parla il leader del Movimento Patriottico Libero, che assieme a Hezbollah, SSNP, Hamal, Al-Marada e Tashnak, forma la Coalizione dell’8 Marzo, favorevole alla leadership di Assad


L'appello all’Europa di Sua Santità Ignatius Aphrem II, Patriarca Siro-Ortodosso di Antiochia

“Con la scusa della libertà e della democrazia ci hanno riportato indietro di cinquant’anni”

"Siamo completamente soli ad affrontare questo problema e non riceviamo nessun aiuto dall’Unione Europea", ci dice il sindaco Lazslo Toroskay, mentre nel suo ufficio ci mostra i passaporti e i documenti rinvenuti nella foresta, quasi tutti appartenenti a cittadini kosovari

La confessione choc: "L'Isis prende soldi per fare la guerra in Siria"

Sono tutti uomini, dai 20 ai 40 anni, musulmani sunniti, probabilmente, date le barbe lunghe. Sono piuttosto malconci e uno di loro ha visibilmente un braccio rotto. Dicono di essere in cammino da tre mesi e una settimana: dalla Turchia si entra in Grecia per un breve tratto e poi su per la Macedonia e la Serbia, senza incontrare nessun ostacolo. Gli chiedo perché vogliono entrare nell’Unione Europea e dove vogliono andare: “In Italia, a Bologna”, mi risponde deciso senza pensarci due volte

Da questa foresta che divide l’Ungheria dalla Serbia nei pressi della cittadina di Ásotthalom passano indisturbati migliaia di migranti che da Afghanistan, Pakistan, Medio Oriente, Nord Africa e Sahel arrivano in Europa
