Un'opera che affronta la questione di genere e le mille contraddizioni dei paesi di fede islamica nell'era di internet.

Un'opera che affronta la questione di genere e le mille contraddizioni dei paesi di fede islamica nell'era di internet.
Deneuve e Binoche, al servizio del cineasta giapponese Kore'eda, danno vita a un rapporto madre-figlia memorabile: spassoso, tenero e drammatico. Ma soprattutto universale.
Il fotorealismo regala un'esperienza immersiva impareggiabile ma relega i personaggi in una gamma limitata di espressioni, finendo col minare pathos e coinvolgimento.
Il nuovo film del regista ottantunenne è un'opera raffinata d'ambientazione campestre e d'atmosfera gotica, in cui il terrore emerge da un'indagine sulla seduzione del male.
Divertissement stagionale a tinte thriller-horror, efficace nel regalare spaventi e tensione. Richiesta una buona dose di sospensione dell'incredulità.
Dalla Svezia una valida alternativa ai disaster movie di stampo hollywoodiano: un film che gioca di sottrazione, fa della lentezza una virtù e rimanda il climax tellurico al gran finale.
Un'opera che, pur non brillando in termini strettamente cinematografici, resta illuminante su una stagione della vita importante come l'adolescenza.
Il capitolo più prevedibile e dimenticabile della saga. Lo script è debole e l'umorismo piuttosto puerile, ma almeno Chris Hemsworth funziona come commediante e uomo oggetto.
Un thriller noir che naufraga tra dialoghi artificiosi, personaggi prevedibili e situazioni stereotipate, per poi annegare in una delirante svolta fantascientifica
Un cinecomic dallo spirito teen che riporta leggerezza dopo gli avvenimenti luttuosi riguardanti gli Avengers e che proietta verso una nuova fase del Marvel Cinematic Universe