Cina

La terza portaerei della Cina ha completato l'ottavo ciclo di prove in mare e si avvicina sempre di più alla completa operatività. Nelle ultime ore sono emersi segnali che dimostrerebbero come la Marina dell'Esercito Popolare di Liberazione cinese (PLAN) sia ormai prossima a lanciare e recuperare velivoli dalla catapulta elettromagnetica presente sulla Fujian. Anzi: potrebbe averlo già fatto visto che i media statali hanno diffuso video e immagini – senza data – che mostrano con particolare attenzione le operazioni di volo a bordo dell'imbarcazione in concomitanza con il 98esimo anniversario della fondazione delle forze armate del Paese. Nel caso in cui non dovessero esserci intoppi il colosso dei mari dovrebbe entrare in servizio entro la fine del 2025.

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Le ultime prove della portaerei cinese Fujian

Un sistema di difesa aerea laser progettato appositamente per contrastare le piccole minacce che volano a bassa quota come i droni, compresi gli Shahed di fabbricazione iraniana attualmente impiegati in varie zone di guerra: è questa l'ultima innovazione tecnologica sfornata dalla Cina. Il colosso nazionale della Difesa NORINCO ha presentato l'OW5-A50 in un video promozionale subito diventato virale sui social segnando la primissima apparizione ufficiale del dispositivo. Montato su un telaio avanzato per autocarri pesanti 8×8, l'OW5-A50 è completamente autonomo in termini di generazione di energia, non richiedendo alcuna fonte di energia esterna durante le operazioni. Ecco che cosa sappiamo.

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La Cina svela il super laser anti droni: ecco l'OW5-A50

Nell'ambito delle sue esercitazioni militari più lunghe e importanti dell'anno Taiwan si sta addestrando in vista di un'eventuale invasione da parte di Pechino. I militari di Taipei hanno trasportato missili Stinger e lanciagranate nella metropolitana cittadina per prepararsi ad una ipotetica guerra urbana combattuta nella megalopoli. Il filmato dell'esercitazione, parte delle manovre annuali Han Kuang dell'isola, è stato pubblicato dalla Military News Agency. L'ufficio stampa del ministero della Difesa taiwanese ha spiegato che i suoi soldati stavano anche imparando ad "utilizzare le strutture sotterranee per trasferire le truppe".

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Le esercitazioni militari di Taiwan nella metropolitana di Taipei

In Cina, nelle strade di Pechino, è comparsa una colonna di veicoli non identificati. La scena è stata immortalata in una clip postata sui social network. Nel video si nota che ciascun mezzo è coperto da un'enorme struttura a forma di scatola. Impossibile sapere cosa nascondessero i bizzarri carapaci. Secondo alcuni analisti la finalità potrebbe essere militare, in un presunto tentativo volto a tenere alla larga da occhi indiscreti un nuovo tipo di carro armato o un altro veicolo blindato non ancora presentato. Ecco tutto quello che sappiamo.

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I "veicoli mascherati" avvistati nelle strade di Pechino

Nei giorni scorsi l'emittente statale cinese Cctv ha mandato in onda un video molto particolare. La protagonista della clip? Una nuova bomba oscurante alla grafite in grado di mettere fuori uso le centrali elettriche nemiche e causare una "totale perdita di elettricità" in un'area mirata. Nel filmato animato si vede l'arma lanciata da un veicolo terrestre prima di espellere una novantina di submunizioni cilindriche che rimbalzavano all'impatto per poi esplodere a mezz'aria, disperdendo filamenti di carbonio trattati chimicamente e progettati per mandare in tilt l'alta tensione delle infrastrutture energetiche rivali. Il canale ha fatto sapere che la bomba mira a interrompere i sistemi di comando e controllo del nemico innescando interruzioni di corrente su larga scala su un'area di almeno 10.000 metri quadrati.

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Come funziona la nuova bomba oscurante cinese

Spuntano nuove immagini del misterioso J-36, il jet stealth cinese in fase di sviluppo e test. Le ultime clip e foto diffuse sui social network d'oltre Muraglia lo hanno immortalato per la prima volta in posizione frontale consentendo agli analisti di ottenere qualche informazione in più. Gli screen confermano la presenza di un tettuccio a bolla ampio e largo; sotto dovrebbero esserci spazio per due membri dell'equipaggio, seduti fianco a fianco, in modo simile alla disposizione dell'F-111 e del Su-34. Si nota anche una vista della presa d'aria dorsale del velivolo trimotore, insieme alla sua "gobba" di ingresso supersonico senza deviatore (DSI).

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Il nuovo video del misterioso jet cinese J-36 in volo

Un sistema laser cinese al servizio dell’esercito russo? Un video diffuso su Telegram, e diventato virale sul web, sembrerebbe confermare questa ipotesi. I canali filo russi scrivono che l’arma nelle mani del Cremlino, simile a quella che Pechino ha già fornito all’Iran, verrebbe utilizzata per abbattere i droni ucraini. Il filmato più emblematico, pubblicato da Military Information Telegram, si apre con scene di truppe all’interno di un veicolo, che sfilano interruttori e guardano schermi fortemente pixelati. La scena successiva mostra il sistema che esce dal veicolo e poi viene ruotato da un soldato nel veicolo usando un joystick. Una vista successiva mostra una piastra metallica con quattro fori bruciati presumibilmente creati dal laser.

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Il video del nuovo sistema laser anti droni della Russia

Il conto alla rovescia è iniziato. La nave porta droni cinese Jiu Tian decollerà per la sua prima missione entro la fine di giugno, gettando le basi per l'espansione della portata operativa delle forze aeree cinesi nei combattimenti aerei effettuati con i velivoli senza pilota. I media del Dragone hanno parlato di un "lancio imminente" e persino la Cctv, l'emittente nazionale di riferimento del Paese, ha confermato l'operazione. Da quanto fin qui emerso questo dovrebbe coincidere con il primo di una lunga serie di test prima che l'Uav "nave madre drone" venga impiegata dall'Esercito Popolare di Liberazione (PLA) cinese. Ma di cosa stiamo parlando? Jiu Tian è un veicolo aereo senza pilota (UAV, appunto) ad altissima quota e a lungo raggio che ha debuttato a novembre al principale salone aeronautico cinese di Zhuhai.

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Come funziona la nave porta droni cinese Jiu Tian

Alta tensione nel Mar Cinese Meridionale. Nelle ultime ore una nave della Guardia costiera di Taiwan ha sparato con i suoi idranti contro un peschereccio cinese per allontanare l'imbarcazione dalle acque controllate da Taipei. L'incidente sarebbe avvenuto lo scorso 3 maggio nei pressi delle isole Dongsha e avrebbe riguardato il mezzo cinese Yue Shen Shan Yu 11366, entrato illegalmente in un'area off limits. A fermarlo ci avrebbero pensato Taichung e Hsun Hu n. 9, che proprio in quel momento stavano pattugliando la zona. Un video di quanto accaduto è stato condiviso sul social media, evocando i ricordi di diversi episodi simili avvenuti in passato quando erano le navi della Guardia costiera cinese (CCG) a sparare con idranti contro pescherecci di altri Paesi, in particolare quelli delle Filippine nell'ambito di rivendicazioni marittime e controversie riguardanti il richiamato Mar Cinese Meridionale.

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Così la Guardia costiera di Taiwan ha attaccato con un idrante il peschereccio cinese

Il video è andato in onda poche ore dopo che il Pakistan ha affermato di aver usato proprio i missili PL-15E per abbattere cinque aerei da combattimento indiani. La Cctv, ha sottolineato il South China Morning Post, ha trasmesso per la prima volta il filmato a luglio dello scorso anno. La sua ripubblicazione, giovedì, è stata interpretata sui social media cinesi come un'indicazione che la linea di produzione missilistica aveva raggiunto bassi costi e un'elevata capacità, probabilmente a indicare l'intenzione di rafforzarsi ulteriormente. La clip ha messo in evidenza il PL-15E, una versione da esportazione del missile aria-aria PL-15 progettato per ingaggi a lungo raggio, mostrando bracci robotici eseguire senza problemi attività come l'installazione di componenti, la saldatura e i controlli di qualità degli armamenti. Gli esperti interpellati nel video hanno affermato che il passaggio della Cina alla "produzione intelligente" ha consentito una produzione senza personale 24 ore su 24, con sistemi in grado di adattarsi a diverse varianti di missili per accelerare la produzione e ridurre i costi.

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La Cina rafforza la produzione dei suoi missili PL-15
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