Le immagini della protesta a Napoli

Le immagini della protesta a Napoli
La produzione documentale sarebbe concentrata nelle mani di quattro fratelli di origine campana, i quali, avvalendosi di una fitta rete di coperture ambientali, avrebbero allestito una vera e propria stamperia clandestina
Il capoclan della camorra partenopea avrebbe sofferto in carcere subendo un trattamento “inumano e degradante”, che va contro quanto previsto dall'articolo 3 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo
Il sindaco di Crispano, nel Napoletano: “Bisogna identificare i responsabili del grave gesto per sporgere formale denuncia a loro carico e nei confronti dei genitori”
Nel parcheggio dove è avvenuto lo stupro di un'infermiera ora c'è chi ha paura. Residenti e commercianti chiedono più controlli
Deserto e silenzioso. Così si presenta il parcheggio dove, a Napoli, è avvenuto lo stupro di una donna, un’infermiera di 48 anni violentata in pieno giorno, alla luce del sole, in una città ancora ammutolita dal lockdown imposto dall’emergenza coronavirus. La vittima dello stupro è stata sorpresa da uno sconosciuto mentre aspettava, sola, il suo autobus. Su quella banchina oggi sono ancora in pochi ad attendere, e tra gli utenti ora c’è chi ha paura, soprattutto tra le donne. Il parcheggio dove si è consumata la violenza è adiacente alla stazione centrale di Napoli. Le restrizioni imposte per contenere il contagio da Covid-19 hanno abbattuto il caos che solitamente attanaglia quella zona compresa tra la stazione, piazza Garibaldi e le strade circostanti, ma non ha azzerato gli atavici problemi legati alla presenza di delinquenti, tossicodipendenti, di senzatetto, ai commerci illegali, allo spaccio. Da tempo, poi, residenti e commercianti lamentano disagi per il bivacco di immigrati
Le immagini del parcheggio di Napoli dove è stata stuprata un'infermiera
C'è un eroe a Secondigliano. E adesso ci sarà per sempre. Ieri c'eravamo anche noi ad abbracciarlo, incollati a quella bara orgogliosamente avvolta nel Tricolore
Nell’indagine sarebbero coinvolti anche venti studenti, i quali risulterebbero essere consenzienti nei confronti del docente per ottenere favori e privilegi