Napoli

Per le baby gang arrivano i militari, ma a Napoli ci sono ancora quartieri periferici emarginati in cui la dispersione scolastica è in aumento, i servizi sociali sono insufficienti e i fondi comunali tardano ad arrivare a chi si occupa di minori a rischio.Giuseppina Conte, presidente di "Centro diunro Progetto Oasi", è costretta a rivolgersi alle banche per tenere in piedi le attività che organizza per circa 200 bambini e ragazzi a rischio del rione Sanità. Il Comune di Napoli è in ritardo di 20 mesi nel versamento di quei fondi con cui si sostiene l'associazione. I ragazzi della periferia orientale di Napoli ci hanno raccontato di quanto si sentano emarginati e di come per loro sia complicato addirittura raggiungere la scuola. Cesare Moreno, presidente dell'associazione "Maestri di strada", sostiene che in quei quartieri l'area dell'emarginazione sociale e dell'abbandono educativo è grossa e il numero delle famiglie monoparentali batte tutti i record, in una realtà in cui non c'è integrazione tra i vari strumenti di azione di tipo repressivo, preventivo e educativo, e mancano gli spazi per fare cittadinanza attiva. A Napoli "i servi sociali sono insufficienti per assicurare un sostegno allo sviluppo dei minori che vivono all’interno di contesti multiproblematici o violenti", afferma inoltre la dirigente scolastica dell'istituto comprensivo "Bovio-Colletta", Anna Rita Quaglierella. Sono stati suoi alunni alcuni di quei baby camorristi della paranza dei bambini che ha preso parte alla guerra di camorra che ha insanguinato il centro storico tra il 2014 e il 2016. Oggi quei ragazzi li racconta e li ricorda con rammarico, perchè la scuola, nonostante le loro "capacità intellettive fuori dal comune" non è riuscita a distoglierli da un "destino già segnato".

Agata Marianna Giannino
Baby gang: così Napoli affronta la devianza giovanile

La ricetta del governatore della Campania per arginare la violenza giovanile: "Si verifichi la possibilità di abbassare la soglia di punibilità sotto i 16 anni"

Giovanni Vasso
Baby gang, De Luca: "Devono pagare i genitori"

È in prognosi riservata Gaetano, il quindicenne di Melito che venerdi sera è stato aggredito da un branco di dieci-quindiciragazzi davanti alla stazione della metropolitana di Chiaiano, quartiere Nord di Napoli

Luca Romano
Napoli, quindicenne aggredito da una baby gang

Ragazzi accoltellati in piazza per uno sguardo di troppo: carabinieri identificano e denunciano il presunto responsabile e altri 16 ragazzi. Un 18enne e un 16enne di Napoli furono accoltellati alla coscia la sera del 17 dicembre poco dopo l’una di notte, nella centrale piazza Vanvitelli del quartiere “vomero”; Il motivo uno sguardo di troppo rivolto a un gruppo di giovani arrivato in piazza in sella a uno sciame di 7 scooter dopo una serata in discoteca. Ci fu lo scambio di sguardi e il “branco” decise di punirli.

Redazione
Accoltellati per uno sguardo di troppo: 17 ragazzi denunciati a Napoli
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica