Palestina
Altri Paesi, Egitto compreso, convocano gli ambasciatori, dopo la decisione di Israele di costruire 3mila nuovi insediamenti
Ci sono tre motivi per spiegare la dura reazione di Israele all'ingresso della Palestina nell'Onu come Stato osservatore non membro: due politici e una ragione economica
Londra e Parigi sentono i rappresentanti diplomatici in risposta alla decisione di Tel Aviv di costruire nuovi alloggi nei territori occupati. Dubbi anche da Russia e Germania
Netanyahu blocca i fondi per l'Anp e Abu Mazen rivendica Gerusalemme
Subito dopo il voto dell'ONU che ha riconosciuto la Palestina come "stato osservatore" la gente si è riversata nelle strade per festeggiare. Scene di gioia, canti, balli, spari in aria, bandiere al vento e lunghi cortei di auto strombazzanti hanno caratterizzato una notte già entrata nella storia
All'indomani del voto Onu sullo status della Palestina, Tel Aviv autorizza la costruzione di nuove case per i coloni
Al Palazzo di Vetro, i voti favorevoli sono stati 138, quelli contrati nove, mentre 41 paesi si sono astenuti. Abu Mazen: "Noi crediamo nella pace". Ma il premier israeliano: "Parole ostili" (Video a cura di Bobomatto)
Anni di consolidati rapporti gettati via da un governo (presunto) tecnico senza consultare il Parlamento e appiattendosi sulla "linea Bersani"
Al Palazzo di Vetro, i voti favorevoli sono stati 138, quelli contrati nove, mentre 41 paesi si sono astenuti. Abu Mazen: "Noi crediamo nella pace". Israele: "Parole ostili"