Ammesso che qualcuno avesse ancora dei dubbi - comunque sempre leciti nel calcio mercato - ieri Ozil ha detto quello che in tanti già sanno pur in mancanza dell'ufficialità. «Il Real Madrid sta riservando il numero dieci per Aguero», ha rivelato il giocatore di Mourinho. Il che rappresenta una brutta notizia per chi, tra i tifosi della Juventus, ancora sperava che El Kun fosse l'ormai famoso top player capace di risollevare le sorti della Signora. Volendo però pensare positivo e tenendo conto che lo stesso Real pare interessato anche a Pastore, Sanchez e Neymar, va preso atto che difficilmente sia Higuain sia Benzema resteranno. E la Juve, che con i Blancos è già in rapporti più che cordiali avendo messo nel mirino uno scambio tra Felipe Melo e Lassana Diarra - peraltro oggi titolare, in maniera abbastanza incredibile, della camiseta numero 10 del Real -, potrebbe essere la prima beneficiaria di tanta abbondanza.
Del resto, bisogna che qualcuno dia il via alle danze. E quel qualcuno non potrà che essere una società con pochi problemi di denaro fresco. Il Real Madrid, appunto. O il Manchester City dello sceicco Mansour. O il Chelsea del solito Abramovich. Certo non la Juventus e probabilmente nemmeno Inter, Milan, Roma e Napoli: tutte disponibili a spendere e a migliorarsi, non però - almeno per il momento - a partecipare ad aste vere e proprie.
Bisogna aspettare il momento giusto e non farsi prendere dall'ansia, questo è quanto. Facendo tesoro anche degli errori commessi in tempi recenti e ricordandosi di certi affaroni: l'Inter per esempio prese Sneijder dal Real Madrid a fine agosto, dopo che l'olandese era stato trattato come un appestato. E quel fenomeno di Eto'o era arrivato a Milano il 27 luglio 2009 come mancia nell'affare Ibrahimovic. A proposito dello svedese, il Milan ci è arrivato in un paio di giorni a fine mercato, chiudendo poi per Robinho in ancor meno. La Juve invece, tanto per aggiungere sale alle ferite, aveva anticipato tutti con Martinez (12 milioni) e l'estate prima ancora con Diego e Melo. Ecco forse perché adesso ci si va tutti con i piedi di piombo. Aspettare che i veri ricchi facciano la prima mossa e poi agire di conseguenza, sia per capire il target di prezzi e sia per arrivare a giocatori di livello che, in esubero, potrebbero essere più accessibili.
Nel frattempo continuano i sondaggi e i colloqui. Prima o poi, arriverà una scintilla e cominceranno i fuochi d'artificio veri e propri. L'anno scorso, tanto per fare un passo indietro, il Manchester City dello sceicco Mansour aveva speso 160 milioni circa per arrivare a Boateng, Silva, Yaya Tourè, Balotelli e Milner facendo invidia a mezzo mondo e chiudendo l'attuale stagione con una FA Cup in bacheca e la qualificazione diretta alla Champions League. Il Real Madrid, fermatosi a 80, si era assicurato De Maria, Ozil, Leon, Canales, Carvalho e Khedira. Se dovessero muoversi tutti i giocatori di cui si è parlato finora ai prezzi sbandierati, a 80 ci si arriverebbe in fretta ma, per dirla con il neo allenatore juventino Conte, «non è detto che chi spenderà 15 milioni per un giocatore non possa poi fare meglio di chi ne avrà buttati 40».
Scegliere con oculatezza, allora. E lasciare la pazzie ad altri: il Chelsea sarebbe pronto a pagare al Santos 35 milioni per il 19enne Neymar (che ieri ha comunque detto di volere rimanere ancora in Brasile) e altrettanti all'Inter per Sneijder (costato 16). L'Udinese ha scatenato l'asta per Sanchez e alla fine porterà a casa una quarantina di milioni abbondanti, parte dei quali con contropartita tecnica. Dal Cile arrivano notizie che lo danno per sicuro al Barcellona. Avranno avuto informazioni di prima mano? Aguero finirà appunto al Real e c'è da credere che, per cederlo agli odiati cugini, quelli dell'Atletico Madrid non faranno lo sconto nemmeno di un centesimo sulla clausola di rescissione fissata a 45. E avanti così, almeno per un po'. Poi magari, ad agosto, i prezzi caleranno e qualcuno piazzerà il botto capace di fare svoltare la stagione. Per ora, le nostre osservano e semmai vendono.
La Juve ha provato a giocare di anticipo ma le è andata male, il Milan tentenna su Ganso, la Roma si è
lanciata su Lamela ma Sabatini ha già detto che «ci sono trattative selvagge», il Napoli si tiene stretti i suoi, forte dell’avere speso solo 17 milioni l'anno scorso per arrivare a Cavani. Calma e sangue freddo, allora.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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