«Con 10mila profughi in arrivo dalla Libia la Lombardia esplode»

Potrebbero essere 10mila i profughi da ospitare in Lombardia. Ogni regione, ha spiegato il governo nell’incontro di ieri, dovrà accogliere mille immigrati ogni milione di abitanti. Ed il conto è presto fatto. Tuttavia la Regione Lombardia sprona a considerare altri aspetti per distribuire gli immigrati in modo equo nelle varie regioni italiane. «Ci sono regioni che non contano stranieri. La Lombardia invece esplode, siamo saturi» fa notare l’assessore alla protezione civile Romano La Russa che ieri ha partecipato al tavolo sull’emergenza libica. «Si tenga presente che da noi vive già il 25 per cento degli stranieri residenti in Italia» ribadisce il presidente lombardo Roberto Formigoni. A Milano, dove gli immigrati sono 218mila, i nordafricani regolari sono già 45mila e gli irregolari 7mila. «La città ha già dato, non può fare di più, ora tocca agli altri» ribadisce il vicesindaco Riccardo De Corato, sostenuto anche dal sindaco Letizia Moratti.
All’incontro romano è stato stabilito che i luoghi in cui saranno ospitati i profughi potranno essere anche siti privati: alberghi, hangar e strutture gestite dagli ordini religiosi. Se necessario, la Protezione civile lombarda provvederà perfino ad allestire delle tendopoli. «Molto più probabilmente - spiega Romano La Russa - attrezzeremo le caserme.

Purtroppo però molte di queste sono impraticabile e non vengono utilizzate da anni quindi non sarebbero a norma per ospitare gli immigrati». Tra le strutture prese in considerazione c’è anche la caserma dei bersaglieri di via Suzzani in zona Niguarda. Si sia pensando poi alle strutture di via Saponaro, via Testi, via Giorgi e via Novara.

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