Venezia - Un ragazzino di 13 anni si è scagliato contro il suo professore di musica, in classe, e lo ha pugnalato alla schiena. Il fatto è accaduto a Chioggia. Il dirigente scolastico: "Non è un atto di bullismo".
La tragica aggressione A trovarsi un coltello da cucina piantato nella schiena Fabio Paggioro, un insegnante 36enne di Adria che, mentre stava conversando con altri alunni, è stato avvicinato dal 13enne che con inaudita violenza ha sferrato il fendente. Esterrefatti i compagni che hanno assistito ad una scena incredibile: una volta compiuto il gesto il ragazzo si è dato alla fuga mentre il professore si è trascinato fuori dall’aula dove è stato soccorso da un collega che gli ha estratto la lama dalla schiena. Sul posto, come riporta il Gazzettino, si sono portate le forze dell’ordine e i soccorsi: il 13enne è stato denunciato per lesioni aggravate mentre l’insegnante di musica è stato ricoverato in ospedale; la prognosi è riservata ma non è in pericolo di vita. Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, il ragazzino avrebbe avuto rapporti molto difficili con il professore tanto da decidere di portarsi il coltello da casa e trovare il coraggio di agire.
Sciolta la prognosi È stata sciolta la prognosi per Paggioro. Lo si apprende da fonti sanitarie dell’ ospedale di Chioggia, dove l’insegnante è ricoverato in chirurgia. A titolo cautelare, dopo il ricovero ieri sera, i medici si erano riservati la prognosi. Attualmente il docente è sottoposto a un esame radiologico al torace per avere un quadro preciso della situazione, ma il colpo inferto con un coltello da cucina avrebbe provocato una ferita di pochi centimetri e non avrebbe leso alcun organo. Ai medici, Paggioro ha ribadito il desiderio di non essere disturbato: "Voglio stare tranquillo" ha detto durante la visita. Paolo Boscolo, primario del pronto soccorso dell’ospedale, ha ribadito che il paziente sta bene e che non è mai stato in pericolo di vita. Secondo i medici, l’insegnante più che nel fisico è provato dal punto di vista psicologico. È turbato per quanto successo ma non e in stato di choc.
Il dirigente: "Non è bullismo" "Una vicenda alluncinante, che avvilisce moltissimo". La dirigente dell’ufficio scolastico regionale del Veneto, Carmela Palumbo, non crede ci si trovi davanti a un episodio di bullismo né a una situazione degradata dal momento che "si tratta di una scuola media a indirizzo musicale con un’offerta formativa particolarmente importante". "Insomma il massimo che si può desiderare dalla scuola", afferma Carmela Palumbo, che questa mattina ha inviato un ispettore per dare supporto a preside e professori sulle decisioni da prendere. "Un gesto impensabile e imprevedibile - dice dopo aver parlato a lungo con la preside - in questo caso non c’è davvero nulla che la scuola non abbia fatto".
Oggi si riuniranno il consiglio di classe e di istituto per decidere i provvedimenti disciplinari da prendere a carico del ragazzo, che nei casi gravi può arrivare alla sospensione per tutto l’anno con l’esclusione dall’esame finale, dato che il ragazzo frequenta la terza media.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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