Bologna È la notte della Rossa e di Valentino Rossi. Nel cuore della Dotta ecco il Ducati Night, la festa per il grande saluto alla nazionale dei motori.
Valentino, come sta?
«Ancora non sono in forma, mi manca la forza, sto migliorando. Vengo da un intervento abbastanza pesante».
La Desmosedici si guida bene?
«In modo molto diverso dalla Yamaha, ancora non la domo come dovrei, nei test non sono stato abbastanza veloce. La prossima settimana mi aspetto molto dalle prove in Qatar».
Il mondiale è alle porte: tutti la vogliono subito vincente.
«Nelle prime gare giocherò in difesa, sfruttando l'esperienza per essere veloce il prima possibile».
L'ingegner Filippo Preziosi sottolinea che il cambio istantaneo produce una significativa novità tecnologica: la sua Ducati è già al top?
«Dobbiamo migliorare elettronica, distribuzione dei pesi e telaio. Al debutto non saremo al 100%».
Nessun pentimento?
«Era il momento di cambiare, diversamente avrei finito la carriera in Yamaha. È sempre bello rinnovarsi, le sfide danno grandi motivazioni. Lo rifarei».
A 32 anni, è il momento più importante della carriera?
«È solo uno dei più significativi, ce ne sono stati tanti. Il 2011 sarà molto difficile, i rivali sono forti».
Per i 150 anni dall'unità d'Italia lei è in sella alla moto emiliana. È il vostro binomio la vera Nazionale?
«Cercheremo di rappresentare una cosa positiva per l'Italia. L'anniversario è significativo, ho firmato per quello (ride. E con lui il pubblico di palazzo Re Enzo, ndr), sennò magari avrei fatto un'altra scelta... Siamo fortunati a gareggiare insieme per questa ricorrenza: ho l'adesivo tricolore sulla moto, anche questo accresce le responsabilità».
Ne ha davvero molte quest’anno.
«Ho sempre corso per vincere anche nel passato, non cambia tanto, ho solo più peso sulle spalle: ai miei tifosi aggiungo ora i ducatisti».
Il suo vecchio rivale Max Biaggi è protagonista in superbike, non pensa di raggiungerlo?
«Seguo la Sbk, ho tifato Checa e Ducati, la Rossa lì è sempre stata protagonista. Non c'è più la squadra ufficiale ma hanno già dimostrato di essere in lizza per la vittoria del campionato. Quando sarò più vecchio, magari correrò qualche gara con loro».
Il compagno Nicky Hayden si trasformerà nel primo dei suoi rivali, come Jorge Lorenzo nel 2010?
«Dipende da quanto succede in pista e fuori. Con Nicky ho un buon rapporto dall'inizio, l'ho svezzato io, anche se questa definizione mi fa sentire vecchio: nel suo primo anno in Europa era mio compagno.
Ha perso tre degli ultimi 5 Mondiali, quali scaramanzie per tornare a dominare?
«Ho molti rituali, però sono ininfluenti, l'ho appurato sulla mia pelle. Li seguo per concentrarmi».
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