Paolo Rossi implacabile bomber. Lurlo di Tardelli. La gioia di Pertini in tribuna. Immagini indelebili dellultima cavalcata trionfale targata Italia. Spagna 1982, il terzo capolavoro.
E pensare che non era cominciata bene. Tre pareggi nel girone eliminatorio, polemiche a non finire, la squadra chiusa a riccio in silenzio stampa. Il secondo gironcino segna la svolta. Prima è il turno dellArgentina: Gentile cancella Maradona ed è 2-1 con reti di Tardelli e Cabrini. Quindi entra in scena Pablito Rossi: rifila una tripletta al Brasile di Zico e Falcao in una gara epica, finita 3-2. È il lasciapassare per la semifinale, in cui ancora Rossi prende a sberle la Polonia (2-0).
Il gran finale si gioca l11 luglio al Bernabeu di Madrid, di fronte la Germania Ovest. Bearzot deve fare a meno di Antognoni, infortunatosi contro la Polonia, e di Graziani, colpito duro dopo appena 8 minuti. Sembra una partita stregata, e lo si capisce quando Cabrini sbaglia un rigore. Ma la Germania è sulle gambe, sfiancata dalla durissima semifinale con la Francia. E nella ripresa gli azzurri calano la scure. Ad aprire le danze ci pensa Paolo Rossi: all'11' si avventa su una punizione battuta a sorpresa da Gentile. Tredici minuti dopo è l'apoteosi: Tardelli infila un siluro alle spalle di Schumacher. Due a zero, e quella corsa, quell'urlo che sono diventati la fotografia del mondiale '82.
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