2 giugno, le griffe non fanno festa

Le boutique del Quadrilatero non fanno festa. Almeno la metà quest’anno hanno scelto di lavorare anche il 2 giugno, dalle grandi griffe come Prada, Ralph Lauren e Loro Piana alle gioiellerie (Cartier, Montblanc). Via Montenapoleone aveva annunciato un cambio di rotta e sta mantenendo la parola: basta con la serranda selvaggia a ogni ricorrenza che comanda, per la Festa della Repubblica i turisti di passaggio a Milano e i cittadini che non fanno gite fuoriporta questa volta non resteranno delusi. «È un ottimo risultato - ammette il neo presidente dei commercianti di via, Guglielmo Miani -, il nostro lavoro è anche un servizio. Pensiamo agli stranieri che vengono in città anche per entrare nelle boutique di moda». È la stessa filosofia che sta difendendo con gli associati in vista di agosto: Montenapo potrebbe evitare per la prima volta le polemiche sulla «serranda selvaggia» grazie a una turnazione tra le boutique nelle settimane più calde, «ci stiamo lavorando - riferisce Miani - e quest’anno visto che il 15 agosto cade di domenica un problema viene già eliminato perché potrà essere usato dai commercianti come normale giorno di chiusura».
Per il 2 giugno anche il centro e le principali strade dello shopping (in primis corso Buenos Aires) non faranno mancare l’offerta a turisti e milanesi. Anche perché, ammette Giorgio Montingelli dell’Unione del commercio, «i negozi intorno al Duomo hanno perso affari in occasione della festa per la Champion League e hanno intenzione di recuperare».

I negozi sotto i 250 metri quadri di superficie possono restare aperti, per quelli più grandi serve la deroga del Comune, e l’Unione l’ha già chiesta per corso Buenos Aires. «Valuteremo e daremo una risposta al più presto» assicura l’assessore alle Attività produttive Giovanni Terzi.