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2008, Odissea nello spazio dell’arte

Si è inaugurata all’AR/Contemporary Gallery la mostra dal titolo Through the Star Gate (fino al 30 aprile) con le novità di tre artisti legati l’uno all’altro da un’estrosità al di là del consueto in colore e immagine: Boo Ritson, David LaChapelle, Danny Rolph. I loro lavori riportano alle atmosfere del film 2001 Odissea nello Spazio di Stanley Kubrick, sospingendo oltre le stelle, in mondi allucinanti e contemporaneamente reali: una metafora della vita contemporanea costellata di ambizioni, vizi, velocità, colori e movimento.
Boo Ritson, esploratore di immagini a 2D e a 3D, dipinge su soggetti, su esseri umani, creando personaggi tipici della società in cui vive e in cui tutti noi ci troviamo. Laureatosi nel 2005 al Royal College of Art di Londra, Ritson ha già esposto in molte città, tra le quali Los Angeles, Città del Messico e Amsterdam. Tutte le sue creazioni nascono dall'incontro tra umanità, pittura, fotografia e artificio. Secondo la visione di Boo Ritson «Il cast sono le persone; le persone che conosco come potrebbero essere se fossero persone che io non conosco? Esse sono il lavoro, la trama, i personaggi come in un film».
David LaChapelle, artista statunitense, nato nel 1969 e incoraggiato da Andy Warhol alla sua carriera di fotografo, si è rivelato testimone delle ossessioni della società contemporanea: le sue fotografie parlano da sole, gridando i vizi di un'epoca legata al piacere, al superficiale, circondate da cornici oniriche e surreali. LaChapelle si destreggia egregiamente nell'area del proibito ritraendo, in modo artistico e in pose equivoche, vip, rock star, personaggi famosi dello spettacolo: come Shakira, presente in galleria, sdraiata dentro un fiore carnivoro, verde e rosa intenso.
Infine, Danny Rolph: nato a Londra nel 1967, divenuto creatore di collage, miscelatore di colore e immagine, esploratore di nuovi materiali, come il twinwall, rivestimento industriale di plastica, è riuscito a rappresentare la tempestività e la frenesia della vita moderna. Questo artista opera in favore di un incontro, talvolta uno scontro, attraverso forme irregolari, degli opposti, degli estremi: sprigionano allegrezza, luce ma a volte confusione, tenebra.

Le forme rappresentate nei quadri di Danny Rolph, discontinue, rettilinee, oblique e tondeggianti, fanno trasparire le aspettative, le ambizioni e l'inquietudine dei giorni nostri.
Through the Star Gate
AR/Contemporary Gallery
Via Vespucci, 5
Fino al 30 aprile
Tel. 02.45498354

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