
Risale di dieci posizioni nel gradimento dei milanesi il sindaco Giuseppe Sala. È quanto emerge dal Governance Poll 2025, la rilevazione annuale svolta da Noto Sondaggi per Il Sole 24 Ore sul gradimento per chi guida Comuni e Regioni italiani che vede al primo posto il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti e Massimiliano Fedriga tra i governatori. Sala si piazza nono. Che la città che amministra sia un modello europeo è abbastanza innegabile ma è sempre stato così, fa parte della storia di una metropoli che ha un Dna europeo ed è da sempre la capitale industriale e non solo di un Paese che spesso ne ha sfruttato il traino. Milano è una vetrina "luccicante" capace storicamente di anticipare i tempi, di giocare d'anticipo, di attirare investimenti, turisti, di firmare le mode.
E il sindaco che piace è stato sempre molto bravo a sfruttarne la scia dimenticandosi però troppo spesso che c'è un'altra Milano che brilla meno, anzi che non brilla proprio, che non si può far finta di non vedere al pari delle tante, sacrosante, battaglie sui diritti civili, sui tempi ambientali, sulla sostenibilità che il sindaco pone nelle pagine nobili della sua agenda. Una città con le case che non ci sono, con i prezzi degli affitti che sfidano l'usura, con un costo della vita diventato proibitivo per chi lavora, per ci studia, per chi vive di solo stipendio, per chi lo stipendio non ce l'ha.
Una città che deve fare i conti con la sicurezza, con il chiasso della movida, con quartieri dove l'integrazione è fallita. Una città che lo scorso anno ha incassato 205 milioni di multe. E anche questo è un record che però piace meno.