I lavori per costruire il teatro di Sciacca (Agrigento) sono durati 40 anni. E sono costati 25 milioni di euro. Dopo una serie infinita di colpi di scena, la struttura c'è ed è finalmente funzionante. Ma su quel palcoscenico non ci sale nessuno. Da febbraio non viene messo in scena nessuno spettacolo, nemmeno la recita di fine anno della scuola.
In Comune spiegano che non c'è programmazione, tutto è sospeso in vista delle elezioni comunali. Ci penseranno i nuovi eletti a organizzare qualcosa. La struttura è sempre stata al centro del dibattito pubblico, a cominciare per le sue dimensioni, spropositate per una cittadina come Sciacca: tre volumi, un tronco di cono, un parallelepipedo e un cono. Nel 1979 iniziano i lavori, ma si bloccano tre anni dopo per mancanza di fondi. Tutto fermo per trent'anni.
Nel 2006 la Regione Sicilia stanzia 8,5 milioni di euro per il completamento dei cantieri. Tre anni di lavori e poi di nuovo il fermo. A mancare questa volta sono le poltrone. Nel 2013 finalmente viene emanato un bando di gara. Nel frattempo il Comune di Sciacca spende ingenti somme per garantire il mantenimento del sito antistante. Il teatro, un immenso blocco di cemento a picco sul mare, viene finalmente inaugurato nel maggio del 2015.
Una cerimonia organizzata in pompa magna a cui viene invitato anche il ministro Angelino Alfano. Ma tre giorno dopo al teatro vengono messi nuovamente i sigilli perché non può essere utilizzato per ragioni di sicurezza. Ora è in sicurezza. Però mancano gli attori.
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