Il 50% dei senzatetto ha meno di 40 anni Oggi torna la raccolta di coperte e vestiti

Oltre la metà delle persone ospitate neicentri di accoglienza notturni a Milano hanno meno di 40 anni. É «un dato preoccupante» secondo l’assessore alle Politiche sociali del Comune Pierfrancesco Majorino, che presentando ieri i risultati del piano anti-freddo da via Barzaghi ha spiegato che «215 ospiti hanno dai 30 ai 40 anni, 283 invece ne hanno meno di 30 e tra questi molti hanno problemi di alcool e droga. Un ulteriore segno delle nuove povertà». Con un ritmo di 50 richieste di accoglienza al giorno, il centro aiuto della Stazione centrale ad oggi ne ha contate 943, di cui 824 uomini. Circa due terzi delle persone ospitate è straniera, 660, e molti (566) non risiedono a Milano, Gli over 60 sono 103, 144 invece hanno dai 50 ai 59 anni mentre 198 hanno tra i 40 e i 49 anni. Il centro aiuto continua a raccogliere le richieste tutti i giorni feriali dalle 8.30 alle 19.30, nei festivi dalle 8.30 alle 15, offrendo anche ascolto, informazioni e orientamento ai servizi sociosanitari.
Attualmente, ha riferito l’assessore, a Milano ci sono ancora 72 posti letto liberi. Anche se «siamo consapevoli - ammette . che quest’anno non riusciremo ad ospitare tutti. Siamo arrivati a 1.400 posti letto notturni, grazie al nuovo rifugio della Caritas inaugurato pochi giorni fa, il 12% in più dello scorso anno». Entro il 2016 «vogliamo una Milano senza clochard costretti a dormire in strada, a parte chi, irriducibile, lo fa per scelta di vita. Non è una promessa elettorale, è un impegno su cui vogliamo essere misurati a fine mandato».
Intanto, numerose realtà del volontariato regalano 5mila guanti, 5mila bagno schiuma, 200 paia di calze, cappelli e sciarpe, 4mila scarpe pesanti, 100 coperte. Il piano antifreddo prosegue e si amplia. Il centro della Protezione civile di via Barzaghi «resterà sempre a disposizione per gestire le varie emergenze e senza vergogna - afferma Majorino - diciamo che accoglierà anche situazioni irregolari da chiarire. Abbiamo il dovere morale di aiutare anche loro». In attesa di trasformare il piano da «antifreddo» ad «anti-esclusione sociale», Majorino oggi si è detto molto soddisfatto della risposta generosa della città e ha precisato che il suo obiettivo primario non è solo scaldare i senzatetto ma rinserirli nel circuito dei servizi, creando anche «una sorta di carta di identità, una cartella sociale personale che raccolga le aspettative e le possibilità di ciascuno, per dargli prospettive lavorative e abitative, anche».


E dopo i 15mila capi raccolti nella giornata della solidarietà del 19 novembre, oggi i cittadini milanesi sono nuovamente invitati a portare coperte, sacchi a pelo, vestiti, libri e cd dalle ore 9 alle 18 nella casa d’accoglienza di via Ortles.

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