Dopo 59 anni lo storico incontro tra i leader di Cina e Taiwan

Per la prima volta dal 1949 i capi dei due partiti al potere in Cina e a Taiwan, il partito comunista cinese e il Kuomintang, si sono incontrati oggi a Pechino davanti ai giornalisti

Dopo 59 anni lo storico incontro 
tra i leader di Cina e Taiwan

Pechino - Incontro al vertice a Pechino tra il presidente e leader del partito comunista cinese, Hu Jintao e Wu Poh-hsiung, leader del Kuomintang, il partito al governo a Taiwan. Si è trattato dell’incontro di più alto livello celebrato negli ultimi 60 anni, reso possibile - ha scritto oggi l’agenzia di stampa ufficiale cinese Xinhua - "dai cambiamenti positivi intervenuti a Taiwan", ossia la recente sconfitta elettorale del filoindipendentista Partito progressista di Taiwan. Nel corso di una visita a Nanchino ieri, Wu ha detto che Taiwan appartiene alla nazione cinese e che tra i due esiste uno "stretto legame di sangue".

La separazione nel 1949 La Cina e l’isola-stato si sono separate nel 1949 al termine della guerra civile tra comunisti e nazionalisti. Pechino ha sempre ritenuto Taiwan parte integrante del suo territorio. La visita di Wu, arrivato due giorni fa in Cina per una visita di sei giorni, a Pechino è stata subito interpretata come un miglioramento delle relazioni tra Cina e Taiwan.

"Una sola Cina" Dal 2000 fino alle elezioni dello scorso marzo, vinte dal candidato del Kuomintang (Partito Nazionalista) Ma Ying-jeou, è stato al potere nell’isola l’indipendentista Chen Shui-bian del Partito democratico progressista (Dpp). Sia il Kuomintang che il Partito comunista cinese sostengono l’ esistenza di "una sola Cina". Il Kuomintang ritiene che le riunificazione potrà avvenire solo dopo che in Cina sia stato instaurato un sistema democratico.

Sessant'anni di gelo Dopo la fine della seconda guerra mondiale la Cina visse anni di vera e propria guerra civile, con due fazioni principali in lotta: il Kuomintang (Kmt) e il partito comunista. Violente furono le battaglie combattute tra il 1948 e il 1949. Alla fine il Kmt fu sconfitto e Mao Zedong proclamò la nascita della Repubblica popolare cinese (il 1° ottobre 1949).

Chiang Kai-shek, leader del Kmt, fuggì a Taiwan, portando con sé oro e oggetti preziosi. Il Kuomintang, insediatosi a Taiwan, si è sempre considerato l'unico governo legittimo della Cina. Pechino, da parte sua, ha sempre dichiarato illegittimo il governo nazionalista taiwanese.

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