«600mila inquilini a rischio» Confedilizia: «Era un abuso»

L'Unione inquilini definisce «gravissime» le conseguenze per oltre 200mila famiglie della bocciatura del decreto sugli sfratti contro cui propone una mobilitazione di tutta la sinistra. «Le conseguenze della bocciatura del decreto sono gravissime: ricomincia da subito il calvario per 200.000 famiglie, circa 600.000 persone in tutta Italia, alle cui porte busseranno nuovamente ufficiali giudiziari e forze dell'ordine» afferma Vincenzo Simoni, segretario nazionale dell'Unione inquilini, ricordando che si tratta di persone povere, anziani, malati terminali, portatori d'handicap. L’Unione inquilini invita il governo Prodi a trovare immediatamente una soluzione e lancia un appello ai sindacati, movimenti, associazioni di volontariato, eletti locali e parlamentari all'organizzazione dei picchetti unitari antisfratto in tutta Italia. E si appella anche ai sindaci, «lasciati soli sul fronte della casa», affinché ottemperino l'obbligo di soccorso e requisiscano abitazioni ai sensi della legge. Opposta la posizione di Confedilizia, espressa dal presidente Corrado Sforza Fogliani.

Il voto al Senato è stato «la reazione a un inusitato atto di prepotenza contro la proprietà immobiliare, alla quale si pretendeva di imporre, come mai avvenuto, la modifica della durata di locazioni in corso e, soprattutto, un blocco degli sfratti di una durata e di una estensione territoriale che non ha precedenti».

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