Il 64 per cento del pubblico è donna, quante tv in rosa

È partita proprio oggi La7d, dove d sta per donna, il nuovo canale femminile del digitale terrestre free della rete di Telecom Italia Media. Fino a ieri sullo schermo scorreva un video girato da un treno in movimento nel quale si intravedeva la data di oggi e la frase «un viaggio non consiste nel cercare nuove terre ma nell’avere nuovi occhi», un aforisma di Marcel Proust erroneamente attribuito ad Andrea Pazienza, come già rilevato da Enrico Silvestri sul Giornale. Il nuovo canale di La7 va ad aggiungersi a Lei della Rcs, in onda sul satellite di Sky, in attesa che, prima dell’estate, decolli anche La5, slave channel (canale derivato) di Canale 5, sempre virato in rosa, però in digitale gratuito. Il fatto è che il pubblico televisivo è composto per il 64 per cento da donne e, visto che entro fine anno il 70 per cento degli italiani sarà digitalizzato, adesso è il momento giusto per inaugurare nuovi canali: il loro uno o due per cento di share andrà ad aggiungersi a quello delle reti principali.
Via il drappo dalla pay tv di Mediaset Come sta andando Mediaset Premium? Il mistero verrà svelato mercoledì a Cologno Monzese quando il Biscione presenterà i suoi conti alla stampa e alla comunità finanziaria internazionale. Quel giorno si capirà qualcosa di più anche dello stato di salute della pay tv in Italia, dopo che Sky, divenuta azienda matura, al contempo sembra aver ridotto la sua spinta propulsiva.
L’on demand di Sky Sempre in tema di concorrenza tra le tv a pagamento, da qualche settimana per contrastare il nuovo decoder di Mediaset Premium contenente un’ampia library di film e telefilm, l’emittente di Murdoch ha attivato il suo servizio on demand. Nel decoder MySky si entra nella Guida Tv e si avvia la visione di film, telefilm, documentari, reality eccetera.
L’elefantino punge Masi Nei giorni caldi della polemica per la serrata dei talk show politici della Rai, Aldo Grasso aveva detto di avvertire la mancanza di uno come Giuliano Ferrara che «in una situazione come questa non si sarebbe fatto intimidire».

Non che l’elefantino si sia particolarmente esposto, però da qualche giorno sulla prima pagina del Foglio è comparsa «Zimbabwe», voyeuristica rubrichetta dedicata a tic, manie e debolezze del direttore generale della Rai, Mauro Masi. Un colpetto di zanna al giorno...