Leggi il settimanale

In 700 per fare il cantante: la crisi in scena al Carlo Felice

Settecento. Settecento giovani aspiranti cantanti che oggi si presenteranno alle audizioni al Teatro Carlo Felice per formare un gruppo Opera Studio, prima compagnia d’opera stabile per affiancare i «grandi» della lirica. Un numero così, a Genova, dicono di non averlo mai visto, considerato che alle scorse selezioni si erano presentati non più di trenta candidati. Tant’è che la crisi morde, si fa sentire anche e a maggior ragione quando si bandiscono questo genere di concorsi. E il segno evidente di un mercato che non gira, anzi, che è fermo da un bel pezzo, è proprio il numero. Settecento, appunto.
Dicono i ben informati che la cifra abbia colto i responsabili dell’iniziativa di sorpresa e abbia creato non poche difficoltà nella gestione organizzativa e informatica sul sito della Fondazione lirica. Non solo. Moltissimi ragazzi che hanno cercato di telefonare, mandare e-mail per chiedere informazioni, non avrebbero ricevuto alcuna risposta. Vista la mole dei partecipanti, al Carlo Felice si è pensato di non fissare un numero preciso di «vincitori», aspettando invece le selezioni per verificare l’eventuale presenza di cantanti molto bravi o comunque promettenti.
Tuttavia, si presume che il numero delle future ugole d’oro possa essere tra i dieci e i venti giovani. Ma chi sono questi candidati? Molti, come è naturale che sia, sono italiani, ma tanti arrivano dall’Oriente (Cina, Corea, Giappone), dagli Stati Uniti e anche dall’Australia. Secondo gli esperti del settore, la crisi ha cancellato la fase didattica dei piccoli teatri, delle rassegne estive dove i giovani avevano la possibilità di formarsi e di fare esperienza prima di tentare il grande salto con il teatro famoso. Risultato: anche chi non ha finito la formazione o non ha sufficiente talento da aspirare a eventi di alta qualità, tenta la carta delle audizioni, come quella di oggi.


Le selezioni sono state prorogate fino a giovedì. I vincitori parteciperanno ad alcune produzioni liriche, il «Flauto magico», il dittico formato da «Gianni Schicchi» di Puccini e «Il campanello» di Donizetti, e anche ad alcuni concerti definiti più avanti.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica